Brindisi, 29/10/2010
Uil: "difficoltà Spesal è scippo nei confronti dei lavoratori"
Continuano a persistere le difficoltà degli organismi di controllo pubblico nei settori della
sicurezza, della salute e della prevenzione nei posti di lavoro a danno, sia delle aziende
che per legge sono responsabili, che dei lavoratori che rischiano di non avere più
organizzazioni di riferimento in compartimenti nevralgici per i controlli preventivi che
riguardano imprese, ambienti e persone impegnate tutti i giorni in particolari attività
lavorative, esposti a rischi e pericoli che mettono a repentaglio la loro salute e sicurezza.
Parliamo della denuncia fatta dai lavoratori e dai rappresentanti del mondo imprenditoriale
delle piccole e medie imprese del territorio che hanno sottolineato la difficile situazione in
cui versano i dipendenti dello SPESAL provinciale, che è appunto la struttura deputata alla
sorveglianza, prevenzione, tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e
degli ambienti aperti e confinati (come specifica il regolamento di prevenzione della
legge regionale 25 del 2006).
Lo SPESAL, che dipende dalla ASL di Brindisi, è un ente che finalizza la sua azione
principale nel controllo e la prevenzione di infortuni e malattie professionali in una
provincia come la nostra in cui sono presenti aziende industriali di grande, piccola e media
dimensione con cicli lavorativi e produzioni di prodotti catalogati a rischio.
Esso è penalizzato nella sua attività da un organico inadeguato composto da 13 lavoratori,
di cui 6 assunti a tempo determinato che rischiano nella scadenza del contratto di lavoro di
trovarsi in mezzo ad una strada.
Da qui nasce il problema di non poter assolvere in maniera compiuta a tutti gli impegni
previsti.
La UIL di Brindisi da anni denuncia l'impoverimento di importanti strutture di controllo nel
settore delle lavorazioni a rischio di malattie professionali, come la chiusura del reparto di
Medicina del lavoro avvenuta qualche anno addietro.
Un altro scippo consumato a danno dei lavoratori brindisini senza che nessun
rappresentante istituzionale sia riuscito a recuperare questa fondamentale funzione
pubblica di servizio per i lavoratori che si aggiunge alla decisione di declassare l'INAIL a
sede territoriale alle dipendenze di quella di Lecce.
Ci associamo alla denuncia dei lavoratori e degli imprenditori e non siamo disposti a
tollerare ancora il declino delle nostre qualificate attività di controllo e vigilanza dai rischi
per patologie che possono colpire sia i lavoratori che la comunità cittadina.
Per questo la UIL provinciale è pronta a sostenere tutte le azioni rivendicative dei
dipendenti dello SPESAL per assicurare loro il giusto riconoscimento per il loro impegno e
la loro professionalità.
C.S. UIL |