Ostuni, 03/11/2010

Nidil Cgil contro le dichiarazioni di Mastropasqua (Inps)

Giovedi 18 Novembre, alle ore 10, la Nidil Cgil sarà ad Ostuni, presso la sede dell'Inps per un volantinaggio contro le dichiarazioni del presidente Mastrapasqua.
Di seguito riportiamo il documento a firma di Angelo Leo, segretario generale Nidil- Cgil Brindisi.

Le provocatorie dichiarazioni di Mastrapasqua (INPS) sui giovani precari che non avranno diritto alla pensione nel loro futuro,oltre ad essere spregiudicate,sono in linea con la politica antisociale del governo Berlusconi. Ridurre i diritti,svuotare il contratto nazionale di lavoro.
Introdurree il licenziamento durante la malattia o gli scioperi come si pretendeva a Pomigliano in cambio di una promessa di nuovolavoro. Promessa immediatamente smentita nei giorni successivi dalla dichiazione di Marchionne intenzionato a chiudere la FIAT in Italia.
Quando capiranno CISL e UIL che la loro disponibilità a firmare ogni deroga che la confindustria e il governo gli propinano non evita la chiusura delle aziende in crisi,men che meno la loro delocalizzazione dopo aver intascato come nel caso FIAT milioni di euro dallo stato nel corso di svariati decenni.
La stessa arroganza della FIAT a non accettare le sentenze di un tribunale al reintegro dei lavoratori licenziati ingiustamente è figlia di una tracotanza berlusconiana ma anche confindustriale. Come si fa a non capire che il tentativo di distruggere il contratto nazionale per i dipendenti a tempo indeterminato aggrava ulteriormente la condizione dei giovani precari avviati con i contratti a tempo determinato dalle agenzie di somministrazione.
Giovani sfruttati fino all'osso per la paura di non aver più rinnovato il contratto allo scadere dei tre mesi. Per non parlare dei collaboratori,che il più delle volte sostituiscono in realtà lavoro dipendente cammuffato. Ora basta si sta scherzando con il fuoco,in tutta Europa ci sono movimenti di lotta sociale impetuosi i giovani ma anche gli anziani in Francia ,in Germania,in Spagna,in Grecia e negli stessi paesi dell'Est sono in rivolta perché non accettano un futuro con pensioni di fame o peggio senza.
La grandiosa manifestazione della FIOM (e non solo) a Roma non è una anomalia ma la normalità dell'agire sindacale in europa. A mio avviso bisogna uscire fuori dalla condizione difensiva in cui confindustria e governo ci hanno relegato da troppo tempo. L'italia tutta deve fermarsi,lo sciopero generale è ineludibile.
Anziani dipendenti a tempo indeterminato e giovani precari devono lottare assieme per l'uguaglianza dei diritti, specie per quanto riguarda il futuro pensionistico.

C.S. NIDIL CGIL