Brindisi, 17/11/2010
Confartigianato: problemi e proposte per il settore edilizio
Il nostro grido di allarme non è rimasto disatteso, molte manifestazioni di consenso sono pervenute alla segreteria di Confartigianato dalle imprese artigiane del settore edile.
Abbiamo raccolto queste testimonianze ed è nostra intenzione utilizzarle quale utile contributo alle proposte che i vertici delle varie rappresentanze datoriali, tra cui Anaepa- Confartigianato, si apprestano a presentare, con un documento congiunto, al Governo in occasione della manifestazione nazionale degli stati generali delle costruzioni, che si terrà a Roma il primo dicembre, dichiara Antonio Solidoro, direttore provinciale di Confartigianato.
Si è tenuto un incontro, autoconvocato con urgenza dagli stessi imprenditori allarmati per questa situazione. Dopo un’attenta disamina di tutte le problematiche del settore, è emerso che in ambito provinciale un altro problema che si verifica sempre più spesso in questo periodo di crisi è quello della liquidità ma non solo con riferimento all’accesso al credito bancario ma per ritardi nei pagamenti anche per le commesse con privati.
Le conseguenze naturali sono i ritardi nel pagamento degli operai, dei loro contributi, delle tasse e dei fornitori.
Purtroppo quando una ditta edile non riesce con le proprie forze ad anticipare questi costi ed in particolare a coprire i contributi previdenziali, il primo effetto negativo è il diniego nel rilascio del “famoso” DURC che attesta la regolarità del situazione contributiva.
Documento questo, sottolinea il Direttore Antonio Solidoro, che non contestiamo assolutamente anzi lo riteniamo strumento efficace senza il quale oggi è impossibile iniziare un nuovo lavoro o procedere nell’avanzamento di quelli in corso.
Questa categoria, rappresenta il primo settore economico nella nostra provincia per quantità di imprese ed operatori del settore, pertanto le imprese edili in genere ed in particolare quelle artigiane non possono essere trascurate ed inascoltate ed è nostra ferma volontà tutelarle.
Pertanto, auspichiamo più attenzione e collaborazione da parte di tutti i committenti privati nei confronti delle nostre imprese ed avanzeremo le seguenti due proposte: prolungare la validità del DURC per i lavori edili privati rispetto agli attuali 90gg e stabilire una soglia minima per la presentazione del DURC per i lavori commissionati da committenti privati. Questi due interventi potrebbero consentire all’artigiano edile di lavorare con più tranquillità ed incassare dei soldi che potrebbero coprire i costi e le spese che gravano sull’azienda e dare continuità alla vita stessa dell’impresa.
COMUNICATO STAMPA CONFARTIGIANATO BRINDISI |