Francavilla F.na, 21/11/2010

Criminalità, Cgil: "siamo dalla parte dei ragazzi"

Siamo stati tentati, come gruppo dirigente della CGIL di Francavilla Fontana, di chiedere di poter partecipare alla manifestazione studentesca del 18 novembre; abbiamo deciso, però, dopo un'attenta valutazione, che fosse opportuno non compromettere minimamente lo spontaneismo dei promotori e degli stessi partecipanti alla manifestazione.
Il 18 u.s., come auspicavamo, i nostri concittadini hanno avuto modo di assistere ad un eccezionale evento di partecipazione democratica che ha lasciato un tangibile segno di svolta. Mi auguro che questo grande evento possa contribuire al risveglio delle coscienze di tanti francavillesi che sembrano già assuefatti al fenomeno della micro e macro criminalità e che ritengono rischioso esporsi pubblicamente.
Un doveroso ringraziamento va rivolto ai presidi ed ai docenti delle scuole superiori che, nonostante le difficoltà che sta vivendo il sistema scolastico italiano, hanno tutto il merito di aver voluto assecondare l'alto senso civico ed il coraggio della stragrande maggioranza degli studenti che hanno ben compreso che è a rischio la sicurezza dei cittadini e che spetta proprio ai giovani riappropriarsi dei valori fondanti della nostra Costituzione.
E' necessario, però, che oltre ai giovani, anche le Istituzioni facciano la loro parte. Ad iniziare dal Governo centrale, che in presenza di una recrudescenza della criminalità, non ha ancora provveduto alla destinazione dei fondi (rivenienti dal sequestro dei soldi ai mafiosi), previsti per legge, alle forze di polizia, non ha sostituito, nel corso degli ultimi anni, decine di migliaia di poliziotti collocati in pensione; sembra anche che, nonostante la quota di risorse destinata al Ministero dell'Interno, relativa all'anno in corso, sia superiore a quella degli anni precedenti, faccia ancora scalpore la notizia che le auto della polizia siano a corto di carburante.
Occorre inoltre incrementare specialmente l'occupazione nel meridione d'Italia, almeno nell'immediato, per ridurre il divario con il Centro ed il Nord dell'Italia.
Solo il lavoro stabile e sicuro, unitamente ad uno stato sociale più efficiente può restituire fiducia a tanti giovani, in particolare a quelli assoldati dalla camorra che a Casal di Principe, il giorno dopo l'arresto del boss latitante dei Casalesi, anziché esultare già lo rimpiangono. C'è addirittura chi sostiene che “l'arresto di Iovine ci ha finiti di rovinare. Qui non c'è lavoro, da quando è arrivato lo Stato è tutto fermo”.
Anche qui come a Francavilla ed in tutto il Sud la vera emergenza è il lavoro.
La stampa dell'altro ieri riportava un appello del giornalista Vittorio Feltri, sospeso per tre mesi dall'Ordine dei Giornalisti, che violando la legge , invitava i lettori ad assumere posizione contro Saviano.
Chiediamo, come CGIL, che anche le Istituzioni locali discutano sulle iniziative da intraprendere nei confronti del giornalista Vittorio Feltri, non rispettoso delle leggi e calunniatore di un personaggio che giornalmente mette a rischio la propria vita per aver avuto il coraggio di parlare contro la mafia.

COMUNICATO STAMPA CGIL FRANCAVILLA