Brindisi, 26/11/2010
WWF: torna la campagna "Spiccila cu 'mbuchi"
Continua la campagna di sensibilizzazione del WWF per il decoro urbano della città di Brindisi.
L'associazione è sempre più convinta che l’igiene e il decoro delle vie cittadine dipendono essenzialmente dell’educazione dei cittadini che spesso e volentieri abbandonano sui cigli delle strade qualunque oggetto superfluo che si ritrovano tra le mani o negli abitacoli delle autovetture.
Cicche di sigarette, lattine di bibite, giornali, posta pubblicitaria e tanti altri sono gli oggetti che il vento trasforma in mulinelli e le piogge trascinano nei tombini fino ad intasarli e motivo per il quale riteniamo che in primo luogo tale situazione dipenda dalla carenza di educazione civica di cui i brindisini sono cronicamente affetti.
Domenica 28 Novembre, alle ore 10.30, il WWF Brindisi organizza la 3^ iniziativa di sensibilizzazione della campagna "Spiccila cu 'mbuchi". Dopo i primi due appuntamenti svoltisi nel centro della città, gli attivisti dell’associazione si adopereranno per la pulizia di piazza
Apulia al rione Commenda.
Dopo l’azione di raccolta dei rifiuti presenti nella piazza, verranno posti dei cartelli con alcuni slogan utili ad attrarre l’attenzione dei cittadini e a stimolare una coscienza
ambientale finalizzata al rispetto dei luoghi.
Alla campagna di sensibilizzazione il WWF ha attribuito lo slogan “SPICCILA CU M’BUCHI” che altro non è se non la premessa di quelli posti sui cartelli che lasceremo nei luoghi dove interverremo.
Dicono dal WWF: "Sui media appaiono giornalmente lamentele di cittadini che indicano come punto critico del nostro sistema cittadino la costante “spazzatura” che fa mostra di sé nelle spiagge, sulle strade, sui marciapiedi, nelle piazze, all’esterno di cestini e bidoni per i rifiuti. Praticamente ovunque.
Purtroppo dobbiamo constatare che ciò è vero e basta uscire di casa, dalla nostra linda casa, per rendersene conto. Il problema riguarda tutti noi. E ci riguarda due volte. Primo perché siamo noi a creare questa situazione di disagio. Il nostro diffuso malcostume di gettare la carta per terra ha pochissime eccezioni. Secondo perché alla fine
stiamo vivendo quasi indifferentemente nella mondezza e non ci facciamo più caso.
Se da un lato il turismo è in costante crescita per le bellezze paesaggistiche, il mare pulito, la buona cucina e la calda
accoglienza locale, dall’altro lato non bisogna rimanere indifferenti verso le cattive abitudini civiche che ci accompagnano tra le quali quella di non avere la pazienza di mettersi “l’elemento” rifiuto in tasca in attesa di incrociare il primo cestino o cassonetto. |