Mesagne, 10/12/2010
Le opposizioni presentano due interpellanze
In relazione alle importanti questioni dibattute in questi ultimi giorni e attesa la necessità di far conoscere a tutta la città il punto di vista dell’Amministrazione ed in particolare del Sindaco Scoditti sulle stesse, le forze politiche di opposizione, attraverso i propri consiglieri comunali, rendono noto che in data 9 dicembre 2010 hanno presentato due interpellanze generali con espressa richiesta di inserirle nell’ordine del giorno dei prossimi Consigli Comunali:
Si riporta il testo integrale delle due interpellanze:
1^ interpellanza:
Al Signor Presidente
del Consiglio Comunale di MESAGNE
Al Signor Sindaco
del Comune di MESAGNE
Interpellanza generale scritta ex art. 28 n. 9 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale con espressa richiesta di inserimento dell’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
I sottoscritti Consiglieri Comunali, premesso che:
- l’Amministrazione Comunale di Mesagne non ha presentato alle OO. SS. ed alla Commissione consiliare competente alcun progetto organico per la ridefinizione degli assetti organizzativi e produttivi del personale dipendente dell’Ente, attraverso il quale sarebbe stato possibile individuare le reali carenze di personale ed il contestuale efficientamento delle diverse Area produttive, anche grazie all’utilizzo di nuove politiche rivolte alla semplificazione ed all’utilizzo delle norme introdotte dal Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione;
- il Sindaco con proprio Decreto Sindacale del 9 luglio 2010 n. 30 ha nominato responsabile delle risorse umane il dott. Siodambro Francesco, in totale contrasto con quanto disposto dall’art. 53, comma 1 bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, così come modificato dall'art. 52 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, che recita "Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni";
- la Giunta comunale con proprie delibere n. 213 del 28/09/2010 “Programmazione triennale del fabbisogno del personale 2010 – 2012” e nr. 233 del 14/10/2010 “Rideterminazione della dotazione organica dell’Ente”, non ha provveduto all’immediata pubblicazione delle stesse, la nr. 213 infatti dopo 20 giorni e la 233 dopo 40 giorni, che se pur valide risultano essere inefficaci;
- la Giunta comunale impropriamente ha deliberato per l’avvio delle procedure di mobilità esterna, riferimento delibere 235-236-237- 238- 239- 240 del 14/10/2010, in totale contrasto con quanto disposto dal D. Lgs. 150/2009 che ha modificato l’art. 30 del D. Lgs. 165/2001 che recita “la competenza a disporre la mobilità dei dipendenti pubblici spetta in via esclusiva alla dirigenza” e che di conseguenza non sono legittimi i provvedimenti adottati con deliberazioni delle giunte comunali;
- le OO. SS., con nota del mese di ottobre u. s. hanno stigmatizzato il comportamento del Sindaco e della Giunta in quanto non era stato consentito concretamente al Sindacato di indicare soluzioni alternative a quanto deciso dalla Giunta in relazione alla grave situazione del personale dipendente dell’Ente che ad oggi, per un gran numero degli stessi, risulta essere inquadrato nelle categorie A e B pur svolgendo da diversi anni mansioni di categoria superiore e che le scelte dell’ A. C. avrebbero di fatto impedito, per il futuro, ogni possibilità di corretto inquadramento del personale in questione;
- da notizie pubblicate sugli organi di stampa locale nella stessa maggioranza di centrosinistra sono state rivolte al Sindaco ed alla Giunta una serie di perplessità circa la scelta compiuta su un tema particolarmente delicato quale quello del personale interno alla P. A. e l’avvio delle procedure per mobilità esterna e concorsi.
Tanto premesso, si rivolge formale interpellanza generale ai sensi dell’art. 28 n. 9 del Regolamento sul Funzionamento dei lavori del Consiglio Comunale per conoscere dal Sindaco:
1. Come intende recuperare la grave carenza di un piano organico che riporti al centro dell’attenzione la definizione di un progetto complessivo finalizzato a ridefinire gli assetti organizzativi e produttivi dell’Ente per rispondere alle legittime aspettative del personale dipendente del Comune di Mesagne, alle richieste delle OO. SS. e all’organizzazione di servizi efficienti per gli utenti;
2. Se non ritiene doveroso ed urgente revocare il Decreto Sindacale del 9 luglio 2010 n. 30 in totale contrasto con quanto disposto dall’art. 53, comma 1 bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, così come modificato dall'art. 52 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al fine di mettere al riparo la Pubblica Amministrazione da eventuali contenziosi e per ripristinare, anche nel Comune di Mesagne, la corretta applicazioni delle disposizioni vigenti in materia di nomina di Responsabile delle Risorse Umane;
3. Se all’indomani della richiesta formale dei consiglieri di opposizione depositata in data 7 dicembre 2010 al protocollo ufficiale del comune di Mesagne ha sollecitato e richiesto il parere dell’ufficio legale del Comune di Mesagne o ad altri studi legali rispetto al concreto rischio di nullità degli atti sindacali e deliberativi propedeutici all’avvio delle procedure di mobilità esterna e di concorsi, utili a mettere al riparo la Pubblica Amministrazione da eventuali contenziosi legali con conseguente spreco di pubbliche risorse;
4. Se sono stati coinvolti i Revisori dei Conti nelle procedure amministrative rispetto alla nuova situazione che andrà a determinarsi alla luce della nuova dotazione organica, in che misura la stessa condizionerà il bilancio del Comune di Mesagne, se vi sono rischi in relazione al non rispetto del “Patto di stabilità” ed alla normativa vigente in materia di autorizzazioni ad assumere per l’anno 2010 e per il triennio 2010 – 2012; e nello specifico se è stata trasmessa copia della delibera di giunta 213/2010 prima citata al collegio dei revisori dei conti perché procedesse all’accertamento di cui all’art. 19 comma 8 della legge 448/2001 come descritto dalla stessa delibera e se il collegio dei revisori dei conti ha provveduto ad emanare un proprio parere.
5. Se non ritiene di dover intervenire per ripristinare le condizioni di rispetto della normativa vigente in materia di composizione delle commissioni esaminatrici che obbliga le Pubbliche Amministrazioni a riservare almeno 1/3 dei posti di componenti delle stesse riservato alle donne.
I consiglieri Comunali che sottoscrivono la presente interpellanza generale, proposta ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 28 n. 9 del Regolamento del Consiglio Comunale, anche per il carattere di urgenza ed interesse dell’argomento, ritengono necessaria una discussione pubblica sui fatti citati e riportati in dettaglio. Chiedono pertanto l’inserimento della presente interpellanza nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. A tale scopo invitano il Presidente del Consiglio a invitare al prossimo Consiglio Comunale le OO. SS. – RSU – per permettere agli stessi di essere presenti e partecipare direttamente, nel rispetto dei rispettivi ruoli, per la trattazione della presente interpellanza.
I consiglieri comunali:
Semeraro – Colucci – Di Don Francesco – Incalza – Dimastrodonato - Magrì
2^ interpellanza:
Al Signor Presidente
del Consiglio Comunale di MESAGNE
Al Signor Sindaco
del Comune di MESAGNE
Interpellanza generale scritta ex art. 28 n. 9 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale con espressa richiesta di inserimento dell’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
I sottoscritti Consiglieri Comunali, premesso che:
- Nell’ambito del programma regionale d’indirizzo in materia di politiche giovanili denominato “Bollenti Spiriti”, con Fondi Deliberazione CIPE n. 35/2005, è stato finanziato al Comune di Mesagne, il progetto “Lab Creation” con il quale l’amministrazione ha progettato la ristrutturazione dell’immobile in passato adibito a “piazza del Pesce” di sua proprietà ubicato in via Lucantonio Resta, in pieno centro storico, ora divenuta una struttura polifunzionale con all’interno laboratori musicali, sale lettura, ecc.;
- In data 10 Dicembre 2009 è stato formalizzato il contratto per l’affidamento per tre anni del servizio per la gestione del laboratorio polifunzionale giovanile “Lab creation”, fra il comune di Mesagne e “L’associazione collettivo MusicArte”. Il relativo capitolato d’appalto prevede all’art. 2 lettera I che “….il gestore all’atto della stipula del contratto, dovrà depositare l’apposita polizza assicurativa che garantisca tutti i frequentatori per danni derivanti da incendi, furti, eventi atmosferici, atti vandalici dolosi e eventi degeneranti quali le manifestazioni, o incidenti alle cose e alle persone, con massimale minimo previsto per responsabilità penale e civile verso terzi, in caso di infortunio o morte, pari ad € 1.000.000,00 (euro un milione). Dovrà inoltre farsi carico, depositando specifica polizza assicurativa, di ogni ulteriore rischio connesso all’uso del centro culturale, quale furto, incendi, atti vandalici, dolosi o eventi degeneranti quali le manifestazioni, danni ad attrezzature e impianti concessi, con massimale minimo di € 500.000,00 (euro cinque cento mila)…”;
- In seguito a richiesta di documentazione da parte del consigliere comunale Colucci Carluccio in merito alle suddette polizze, e dalle risposte pervenute rispettivamente in data 9 e 11 novembre 2010 dall’ufficio preposto, risulta evidente, che le stesse, alla data di inaugurazione della struttura in parola, avvenuta il 29 settembre u.s., non erano state ancora sottoscritte, e solo in data 27 ottobre e 9 novembre entrambe venivano stipulate per la durata di sei mesi, la prima per responsabilità civile, la seconda per danni sui beni e relative dotazioni. È del tutto evidente che la struttura pubblica è rimasta priva di copertura assicurativa per responsabilità civile per ben 29 giorni, e per danni ai beni ed impianti per 42 giorni, esponendo il comune di Mesagne ad incalcolabili rischi che si sarebbero potuti ripercuotere sulle casse comunali e quindi sui cittadini;
- Durante la conferenza stampa del 30 novembre u.s., l’assessore Zezza dichiarò di essere a conoscenza della clausola contrattuale che impegnava il gestore a stipulare le polizze sin dal Dicembre 2009, e di sapere altresì che le suddette coperture assicurative non erano state predisposte né contestualmente alla firma del contratto, né, cosa ancora più grave, al momento in cui l’amministrazione autorizzava l’apertura dei locali, giustificando tale inadempimento con una volontà di non voler appesantire economicamente i soggetti aggiudicatari della gestione del “Lab Creation” per una struttura che ancora non era stata inaugurata ed aperta al pubblico; nel corso della conferenza il sindaco aggiunse che era a conoscenza di tutto e che si assumeva tutte le responsabilità del caso;
- Nonostante, a seguito delle richieste di documentazione del consigliere Colucci Carluccio, la innanzi descritta situazione fosse stata definitivamente acclarata, l’amministrazione comunale non riteneva imporre al gestore la temporanea chiusura della struttura in attesa che le suddette polizze fossero stipulate, onde tutelare le casse comunali da eventuali richieste di danni conseguenti ad eventuali infortuni di fruitori che si sarebbero potuti verificare all’interno.
Tanto premesso, si rivolge formale interpellanza generale ai sensi dell’art. 28 n. 9 del Regolamento sul Funzionamento dei lavori del Consiglio Comunale per conoscere dal Sindaco:
6. Per quali motivi non furono sottoscritte le polizze richiamate in premessa alla data della stipula del contratto come previsto dal relativo capitolato d’appalto;
7. Per quali ragioni la struttura “Lab Creation” è stata inaugurata, con risonante cerimonia e alla presenza di assessori e consiglieri regionali nonostante si fosse a conoscenza che vi era necessità di coprire la struttura comunale di idonee polizze assicurative;
8. Se conferma le dichiarazioni rilasciate alla stampa in data 30 Novembre, nelle quali si è assunto integralmente tutte le responsabilità, e quali provvedimenti intende adottare;
9. Se in questa vicenda non si è preclusa la possibilità agli altri potenziali gestori che hanno partecipato al bando di subentrare visto che il gestore assegnatario ha contravvenuto in modo palese ad alcune delle regole del capitolato d’appalto e risulta dunque essere inadempiente nei confronti del relativo contratto ai sensi dell’art. 2 lettera I, in quanto non si ravvisa alcuna deroga ai tempi relativi alla stipula della copertura assicurativa;
10. Se nel caso in cui durante l’arco temporale sprovvisto di coperture assicurative si fossero verificati danni a persone e/o a cose, chi avrebbe ottemperato al pagamento dei danni;
11. Quali potenziali responsabilità sono ravvisabili nella fattispecie in oggetto e a chi ritiene possano essere imputabili;
12. Considerando che le coperture assicurative hanno una durata di soli 6 mesi cosa accadrà alla scadenza?
13. Per quale motivo un privato imprenditore è tenuto a rispettare le leggi e le regole all'apertura e durante il funzionamento di esercizi pubblici ed invece l'Ente Locale che dovrebbe essere preso ad esempio di legalità e di rispetto delle leggi non applica e non fa rispettare queste norme per i propri beni immobili.
14. Non ritiene che in questa vicenda sia ravvisabile una grave “culpa in vigilando” da parte dell’assessorato alle politiche giovanili e dunque quali iniziative intende assumere nei confronti dell’assessore Zezza.
Inoltre, in ossequio al principio di legalità e di rispetto delle leggi di cui l’amministrazione comunale si deve fare modello, i sottoscritti Consiglieri Comunali, premesso che:
- L’assessorato alla cultura turismo e spettacolo, attraverso l’ufficio competente, con missiva del 23/07/2010, Prot. n. 18114 inviava una richiesta di preventivo ai soli ristoratori del centro storico, al fine di assegnare la somministrazione di n. 152 pasti in occasione della manifestazione “Zingaria – Apulia Bal Folk” all’interno della kermesse “Mesagne Estate 2010” per i giorni 30 e 31 Luglio 2010;
- Tale richiesta di preventivo prevedeva come termine perentorio per il deposito delle proposte pervenute dai singoli ristoratori, il 27/07/2010;
- A detta richiesta di preventivo rispondevano n. 3 ristoratori, di cui due depositavano presso l’ufficio protocollo del Comune di Mesagne il preventivo richiesto entro il termine previsto del 27/07/2010, mentre il terzo lo depositava a termine scaduto, e, più precisamente, il 28/07 (n. prot. 18379 del 28/07/2010);
- Inoltre, tale preventivo, originariamente scritto presumibilmente a mezzo programma di scrittura di un computer, riportava evidenti correzioni a penna biro degli importi previsti per ogni pasto, e le correzioni risultavano effettuate al ribasso;
- La somministrazione di cui trattasi veniva assegnata proprio a quest’ultimo ristoratore, anche se il preventivo era stato depositato fuori termine;
- Durante la conferenza stampa del 30 novembre u.s., l’assessore De Guido dichiarava candidamente che detto preventivo era stato effettivamente depositato giorno 27 luglio u.s. ma intorno alle 13,30, ad ufficio protocollo chiuso, e che, comunque, era stato acquisito da una specie di “protocollo interno” da lei denominato “protocollo d’uso, che, evidentemente, ad avviso dell’Assessore, avrebbe la stessa valenza del protocollo ufficiale; nel corso della medesima conferenza il sindaco aggiunse che era a conoscenza di tutto e che si assumeva tutte le responsabilità del caso.
Tanto premesso, si rivolge formale interpellanza generale ai sensi dell’art. 28 n. 9 del Regolamento sul Funzionamento dei lavori del Consiglio Comunale per conoscere dal Sindaco:
1. Per quali motivi è stato considerato valido agli effetti dell’assegnazione della somministrazione dei pasti di cui trattasi un preventivo giunto fuori dal termine previsto dallo stesso assessore al turismo e spettacolo;
2. Per quali motivi si è preclusa la possibilità di partecipare, a tale indagine per la somministrazione dei pasti di cui trattasi, ai ristoratori non locati nel centro storico.
3. Per quali motivi è stato considerato valido agli effetti dell’assegnazione della somministrazione dei pasti di cui trattasi un preventivo evidentemente manomesso ed arrecante irregolari correzioni;
4. Se conferma le dichiarazioni rilasciate alla stampa in data 30 Novembre, nelle quali si è assunto integralmente tutte le responsabilità, e quali provvedimenti intende adottare;
5. Se in questa vicenda non si sono pregiudicati i diritti di agli altri ristoratori che hanno partecipato al bando, dal momento che il ristoratore assegnatario ha fatto pervenire il proprio preventivo fuori dal termine previsto dalla richiesta citata in premessa.
6. Se conferma l’esistenza di un protocollo parallelo nel Comune di Mesagne che ha la funzione di scavalcare quello ufficiale in determinati casi, e, se sì, in quali casi;
7. Se non ritiene invece che l’ente riceve comunicazioni con i soggetti esterni solo ed esclusivamente tramite protocollo ufficiale.
8. Quali potenziali responsabilità sono ravvisabili nella fattispecie in oggetto e a chi ritiene possano essere imputabili;
9. Se, fatta salva ogni altra violazione di legge, non risultino palesemente violati gli articoli 28 e 97 Cost. e l’art. 4 l.165/01, che sono dettati a garanzia dei principi di trasparenza, correttezza e buon andamento della Pubblica Amministrazione
10. Se non ritiene che tali comportamenti mettano seriamente in discussione il principio della certezza delle regole che come tali devono essere uguali per tutti creando altrimenti pericolosi precedenti e se ritiene negligente e grave il comportamento tenuto dall’Assessorato al turismo e spettacolo e dunque quali iniziative intende assumere nei confronti dell’Assessore De guido.
I consiglieri Comunali che sottoscrivono la presente interpellanza generale, proposta ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 28 n. 9 del Regolamento del Consiglio Comunale, anche per il carattere di urgenza ed interesse dell’argomento, ritengono necessaria una discussione pubblica sui fatti citati e riportati in dettaglio. Chiedono pertanto l’inserimento della presente interpellanza nell’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.
I consiglieri comunali:
Semeraro – Colucci – Di Don Francesco – Incalza – Dimastrodonato - Magrì
COMUNICATO STAMPA DELLE SEGRETERIE POLITICHE DI PDL – MESAGNE INCALZA - DC |