Ostuni, 29/12/2010

Parco delle Dune Costiere: al Comune il Premio Paesaggio del Consiglio d’Europa

La Direzione Generale per il Paesaggio del Ministero per i Beni Culturali ha assegnato la menzione speciale al Comune di Ostuni relativamente alle prime azioni rivolte alla conservazione degli habitat naturali presenti nel Sito di Importanza Comunitaria SIC Litorale brindisino rientrante nel più ampio Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo.

La Commissione composta da dirigenti del Ministero e da esperti di chiara fama ha individuato nel progetto “Carbonia città del Novecento – riqualificazione socio-economica e ambientale” la candidatura italiana al Premio del Consiglio d’Europa ed ha assegnato alle iniziative promosse dal Comune di Ostuni all’interno del Parco Regionale delle Dune Costiere uno dei migliori esempi di buone pratiche in Italia.

Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco del Comune di Ostuni, Domenico Tanzarella che è anche presidente dell’Assemblea del Consorzio di Gestione del Parco regionale. “Un riconoscimento che ci inorgoglisce, ma che ci riempie di responsabilità per le scelte future” ammette il Sindaco “sul parco abbiamo investito risorse economiche, ma anche tutte le nostre professionalità ed i risultati non si stanno facendo attendere”.

Chiaramente soddisfatti anche il Presidente e Direttore del Parco Gianfranco Ciola e Federico Ciraci “per un riconoscimento che premia gli sforzi compiuti negli ultimi 4-5 anni dal Comune di Ostuni prima e dall’Ente Parco recente costituito per tutelare un paesaggio naturale ed agrario unico nel Mediterraneo la cui tutela e piena valorizzazione passa attraverso la sua conoscenza e la collaborazione con il mondo rurale e soprattutto con quegli agricoltori che rappresentano i veri custodi e manutentori quotidiani di questo paesaggio culturale”.

L’area naturale protetta si estende nei territori di Ostuni e Fasano su circa 1.100 ettari, lungo 8 km di costa e che si inoltra verso la piana degli olivi secolari seguendo il corso di alcune lame.

Nell’area protetta sono presenti numerosi habitat, alcuni dei quali sono considerati prioritari dall’Unione Europea: meritano cioè una particolare attenzione perchè rischiano di scomparire dal continente europeo. Dai lunghi cordoni dunali coperti con la rara vegetazione a ginepro (con alcuni esemplari monumentali di 500-600 anni) agli stagni retrodunali dove insistono fragili ambienti che ospitano numerosi uccelli migratori. La zona umida è stata resa fruibile dal Comune di Ostuni attraverso un sistema di sentieri e passarelle sospese tra gli stagni ed i bacini di un antico impianto di acquacoltura risalente alla fine dell’800. Gli stagni retrodunali sono collegati, attraverso dei sentieri, alle dune fossili coperti da pseudosteppa (habitat gravemente minacciato di estinzione) e alle aree agricole con estesi seminativi e oliveti monumentali, dove sono presenti masserie storiche del XVI - XVII secolo e frantoi ipogei medievali. Gli oliveti secolari sono intervallati da lame, profonde incisioni carsiche che scorrono fino al mare e che custodiscono al proprio interno interessanti insediamenti rupestri nascosti da una folta e variegata vegetazione spontanea.

Il Centro visita denominato Casa del Parco è ospitato all’interno della stazione ferroviaria dismessa di Fontevecchia, una piccola stazione di campagna immersa tra oliveti pluricentenari, raggiungibile dall’antica via Traiana. Una rete escursionistica da percorrere a piedi ed in bicicletta tra l’antico tracciato romano e le strade rurali permette di conoscere tutti gli ambienti del Parco.

Tutto il Parco è lambito dall’antica Via Traiana, oggi attrezzata con segnaletica, aree di sosta e punti di informazione per cicloturisti. La stessa fa parte della ciclovia Adriatica, uno di percorsi di lunga percorrenza della rete ciclistica nazionale di Bicitalia che da Venezia corre lungo tutto il litorale Adriatico fino al capo di Santa Maria di Leuca.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI