Brindisi, 14/01/2005
Errico sulla Cittadella della Ricerca
La proposta lanciata dal Presidente Ferrarese di incontrarsi per discutere dei temi della ricerca mi vede concorde e pronto a valutare le tipologie e le forme di contributo concreto che l’Assindustria Brindisi vuole dare al sistema della ricerca brindisino.
E’ noto a tutti che il programma con il quale la coalizione di centro sinistra si è presentata agli elettori, ma altresì gli indirizzi programmatici votati dal consiglio provinciale, pongono tra le priorità dell’azione amministrativa il sistema della ricerca.
Altrettanta attenzione pongono al sistema della ricerca l’Amministrazione comunale di Brindisi ed il Sindaco Mennitti, la Camera di Commercio di Brindisi ed il Presidente Tomaselli impegnati dai primi giorni a perseguire gli stessi fini. L’obiettivo principale che l’Amministrazione provinciale si è posta, non solo perché proprietaria degli immobili della cittadella, è quello innanzitutto di superare una situazione di grande difficoltà ereditata che riguarda l’intero comprensorio della cittadella della ricerca.
Gli obiettivi riguardano in particolare interventi tesi a normalizzare e potenziare l’intero sito garantendo condizioni più favorevoli all’esercizio delle attività di quanti in esso oggi operano, favorendo altresì l’attrazione di nuovi investimenti in materia di ricerca e innovazione da insediare nella nuova volumetria che si vuole realizzare.
A latere di ciò ci si è posti l’obiettivo di arricchire l’offerta universitaria presente nel comprensorio ed infine si vuole garantire un adeguato rilancio del Pastis riconoscendo ad esso la funzione storica di aver trasformato un vecchio e fatiscente ospedale psichiatrico in una forma embrionale di distretto, nel quale operano oggi società con circa 400 addetti diretti, individuandone una nuova missione.
Non sono queste solo visioni ma sono obiettivi che hanno già raggiunto un loro livello di concretezza.
La bozza di accordo di programma contiene, infatti, interventi che vanno in questa direzione. Gli incontri con le Università prima, e con tutti i soci del Pastis poi, hanno determinato un alto consenso su questi obiettivi.
Esiste, quindi, una condivisione diffusa che si è costruita intorno ad ipotesi concrete e non mere intuizioni.
E’ opportuno, infine, aggiungere che all’interno della bozza di programma non esiste alcuna richiesta di risorse per ripianamento dei debiti del Pastis.
E’ noto a tutti che ci sarebbe praticamente impossibile visto che in qualsiasi società di diritto privato sono i soci a intervenire per il ripianamento dei debiti. Ad oggi abbiamo faticosamente portato avanti il nostro percorso con il pieno coinvolgimento della Regione Puglia, del Comune di Brindisi, della Camera di Commercio, delle Università e degli Enti pubblici di ricerca presenti nel comprensorio.
Sono quindi lieto dell’attenzione mostrata da Assindustria a questa opzione politica e credo che la richiesta di Ferrarese di poter affrontare le problematiche della ricerca meriti un adeguata informazione che non mancheremo di fornire e che sarà altresì utile ad evitare confusioni o forzature che hanno caratterizzato il dibattito degli anni passati il cui esito è il rischio di compromettere quel grande patrimonio di conoscenza che grazie alla nascita del Pastis è stato nel tempo realizzato.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI |