Mesagne, 26/01/2005

Elettrosmog: l'Amministrazione al fianco dei cittadini

L’Amministrazione Comunale condivide le ragioni di preoccupazione dei cittadini circa i possibili effetti nocivi sulla salute derivanti dall’installazione di nuove antenne per la diffusione degli impianti di telefonia mobile a tecnologia UMTS.
Le osservazioni espresse dai comitati di base, le iniziative intraprese ed il dibattito in corso nelle scuole e nella città, segnano una forte presa di coscienza collettiva su una questione cruciale che tocca il fondamentale diritto alla salute.
Tutto ciò certamente potrà aiutare ad affrontare una battaglia difficile che appartiene a tutti: ai cittadini, agli Enti Locali, alle forze politiche e sociali, e che, ove possibile, deve essere estesa ad altri Comuni ed Istituzioni sovra-comunali.
E’ fuor di dubbio infatti che i cittadini e gli Enti locali insieme scontano i danni di una legislazione sciagurata messa in atto dal Governo in carica che, con la legge Gasparri prima e col Decreto Marzano poi, ha di fatto liberalizzato la installazione degli impianti di radiotelecomunicazione, concedendo ai gestori di telefonia campo libero e negando ai Comuni ogni possibilità di intervento.
Purtroppo accade spesso che provvedimenti legislativi che toccano direttamente i diritti dei cittadini vengano introdotti nella indifferenza generale della pubblica opinione, o nella disattenzione di alcune forze politiche, salvo accorgersene quando i danni sono stati prodotti.
Il Comune di Mesagne, in verità, ha svolto per tempo una serie di azioni, documentabili, atte a circoscrivere la diffusione del fenomeno. Ha elaborato un proprio regolamento di disciplina dell’installazione di apparecchi radio-base e lo ha difeso fino al Consiglio di Stato (contro le sentenze del TAR cui i gestori sistematicamente ricorrevano). Ha opposto ogni sorta di ostacolo burocratico ed amministrativo per negare gli atti concessori alle società proponenti ed ha negato l’installazione delle antenne su immobili pubblici come atto di testimonianza politica. Ha allertato, attraverso la stampa, i cittadini sui rischi che sarebbero derivati dall’applicazione di una legge che consente, tra l’altro, l’uso del denaro come “esca” e come strumento di persuasione.
Certo i risultati fin qui ottenuti non sono incoraggianti, ormai si è consolidata un’intera letteratura di sentenze tutte di segno contrario agli interessi dei Comuni e dei cittadini; ciò nonostante si continua a lavorare alacremente per non lasciare niente di intentato.
Le sezioni Urbanistica, Ecologia e l’Ufficio di Relazioni con il Pubblico hanno avviato una serie di ulteriori iniziative secondo quanto concordato con i comitati di rappresentanza civica nell’assemblea pubblica tenuta nelle settimane scorse.
E’ stata predisposta la bozza di un nuovo regolamento di disciplina conforme a quanto disposto dal dettato legislativo del 1/agosto/ 2003 ed in linea con gli orientamenti espressi dall’ANCI. La bozza deve essere ora discussa, vagliata ed eventualmente emendata dalla Commissione consiliare e dal Consiglio comunale. Per migliorare la comunicazione è stata approntata la redazione di un opuscolo divulgativo, specificatamente mirato agli studenti, e sarà organizzata una Conferenza Cittadina sugli aspetti scientifici, sanitari e normativi dell’inquinamento da onde elettromagnetiche.
Si stanno programmando incontri di orientamento con i gestori di telefonia mobile per valutare la possibilità di trovare strumenti di concertazione e/o di elaborare piani di delocalizzazione degli impianti in grado di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici per lo meno nei siti sensibili.
Tutte queste iniziative l’Amministrazione Comunale vuole portarle avanti insieme ai rappresentanti dei comitati di cittadini nel rispetto dei ruoli e delle reciproche responsabilità.
Pertanto è disponibile ad approfondire qualunque altra proposta operativa, da qualunque parte provenga, purchè percorribile entro i termini di legge.
Non vi è dubbio, infatti che, mentre alcune opzioni formalizzate dal comitato “Impalata” sono condivisibili e possono costituire presupposto per una piattaforma comune di lotta, altre iniziative paiono allo stato non percorribili né sul piano tecnico né su quello giuridico.
Per quanto detto appaiono francamente incomprensibili certe frasi riportate da alcuni organi di stampa con cui si insinua l’esistenza di presunte collusioni fra gli amministratori e quei cittadini che hanno concesso l’ installazione delle antenne sulle proprie abitazioni, così tentando un processo di delegittimazione dell’Amministrazione ed una divisione interna che non giova a nessuno e che respingiamo con fermezza e con sdegno.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MESAGNE