Ostuni, 27/01/2005

Proprietario di un frantoio denunciato per scarichi illeciti

Nella giornata di venerdi’ 21 gennaio scorso, nel corso di un servizio in materia di polizia ambientale e frodi alimentari, rivolto alla tutela della salute dei cittadini, la Guardia di Finanza di Brindisi ha sequestro circa 250 tonnellate di olive in cattivo stato di conservazione, pronte per essere raffinate e quindi impiegate per la produzione dell’olio destinato all’uso alimentare.
L'intervento dei baschi verdi ha fatto seguito alla richiesta del Servizio ecologia e Ambiente della Provincia di Brindisi, su segnalazioni di scarichi di liquami di natura anomala provenienti dagli impianti di depurazione comunale.
I finanzieri, a tal fine, hanno provveduto a controllare lo smaltimento delle acque di vegetazione che risultano dalla produzione di olio nei frantoi e che, se non stoccate e smaltite come prescritto dalle vigenti normative in materia, rischiano di arrecare gravi danni all’ambiente e alle falde acquifere.
Nel corso di tali controlli la GdF ha riscontrato che i gestori di un frantoio della provincia si avvalevano, oltre che del sistema di smaltimento previsto, anche di un sistema parallelo consistente in una vera e propria fossa scavata all’interno dell’impianto oleario che permetteva di liberarsi più rapidamente delle acque di risulta.
Su richiesta dei Finanziari i tecnici dell’A.R.P.A. di Brindisi hanno effettuato il prelievo delle acque reflue per le analisi chimico–biologiche previste, confermando la presenza di olive in cattivo stato di conservazione e quindi potenzialmente dannose per la salute dei consumatori, pertanto si è provveduto a porre sotto sequestro l’intera area dell’impianto pari a circa 6.000 metri quadri e cira 250 tonnellate di olive in cattivo stato di conservazione.
Le analisi effettuate sulle acque hanno permesso di evidenziare valori 160 volte superiori al tasso di contaminazione massimo stabilito per le acque di fognatura e di 9.000 volte superiore a quello previsto per le acque potabili.
Per il protprietario del frantoio, è scattata la denuncia alla competente autorità giudiziaria, per i reati di cui all’articolo 59 decreto legislativo n. 153/99 (mancata autorizzazione per gli scarichi di acque di vegetazione) e articolo 5 legge n. 283/62 (cattiva conservazione dei prodotti alimentari).