Lecce, 29/01/2005

Mennitti alla cerimonia di inaugurazione dell'anno del Tar

Si è svolta a Lecce nella mattinata di sabato, nella sede storica del TAR di Palazzo dei Celestini, la cerimonia di apertura del nuovo anno della giustizia amministrativa.
Dopo la relazione del presidente Aldo Ravalli, che ha evidenziato lo sforzo organizzativo che ha consentito al TAR di Lecce, Brindisi e Taranto di compiere un apprezzabile salto di qualità nella direzione della capacità di soddisfare in tempi adeguati la domanda di giustizia dei cittadini, si sono svolti alcuni interventi programmati che hanno assicurato il contributo delle associazioni dei giudici, degli ordini professionali, di responsabili di amministrazioni pubbliche. Per gli enti locali sono intervenuti il Presidente della Provincia di Lecce, sen. Giovanni Pellegrino, ed il Sindaco di Brindisi on. Domenico Mennitti.
Il primo cittadino di Brindisi ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulla nota vicenda del rigassificatore, citandolo come caso di scuola, nel senso che esso si pone nel quadro del processo evolutivo in atto fra i poteri dello Stato.
Mennitti è partito dalla constatazione che, eliminato il sistema dei controlli preventivi in omaggio al principio dell’autonomia, gli enti locali subiscono il controllo ormai solo dalla giustizia amministrativa, anche se questa è chiamata in causa quando i casi generano controversie.
Va – ha precisato Mennitti – considerato che il nuovo sistema elettorale attribuisce al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio compiti la cui fonte di potere è nella sovranità dei cittadini. Il programma elettorale, ad esempio, che con il vecchio sistema era ridotto ad un ruolo formale, con l’attuale normativa assume valore fondamentale, tanto è vero che ogni candidato alla carica di Sindaco deve definirlo in anticipo e depositarlo insieme agli atti della candidatura.
Ne deriva che il programma, che traccia le linee dello sviluppo di una città, è elemento che determina l’orientamento degli elettori ed assume perciò valore di documento istituzionale. L’argomento è di natura politica e programmatica e non può essere confuso seguendo il criterio della continuità amministrativa. In quanto esigenza politica, infatti, talvolta può anzi essere necesarrio che si realizzi attraverso discontinuità con il passato. E ciò per espressa richiesta degli elettori.
Ora accade che a Brindisi una società privata richieda di realizzare un insediamento industriale che Sindaco e Consiglio ritengono un ostacolo al programma e proclamano tale scelta quando ancora la società interessata, che si è avvalsa di norme speciali, non ha avviato lavori e non è chiaro neanche se sia oppure non in possesso di tutte le autorizzazioni per avviarli. Comunque il Consiglio Comunale eletto a giugno dell’anno scorso si è espresso (ed è la prima volta che tale organo può pronunziarsi) negativamente.
Analoga decisione viene assunta dal Consiglio Provinciale.
La motivazione per entrambi gli enti non è negativa perché viene contestato uno o più aspetti particolari ( la pericolosità, la forte capacità inquinante), ma perché quell’impianto, costruito in quel sito, viene considerato ostacolo allo sviluppo della città nel quadro dell’attuazione del programma. I responsabili della società hanno prodotto ricorso al TAR avverso le decisioni dei due enti, sostenendo che questi sbagliano nelle loro valutazioni, indicando ad esempio che il porto di Brindisi non debba difendere la sua natura polifunzionale, ma debba considerarsi per ora e per sempre un porto industriale.
Domanda: chi ha titolo a disegnare il futuro della città? Gli enti locali attraverso i loro organi istituzionali eletti dal popolo oppure i privati che vogliono costruire impianti e collocarli in determinati siti? E quale è il limite d’intervento della stessa giustizia amministrativa? Una cosa è il controllo della legittimità degli atti, altro è l’aspirazione di una comunità che decide, attraverso il voto, ad affidare il mandato ad organi istituzionali.
La questione è posta. La risposta verrà quando il TAR dovrà esprimersi sui fatti concreti sottoposti al proprio esame.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI