Brindisi, 03/02/2005

Nichi Vendola incontra l'Assindustria brindisina

Un tavolo di esperti internazionali per sapere se con la realizzazione del rigassificatore in effetti esiste una minaccia alla salute dei cittadini brindisini o alle attività tradizionali del porto.
E’ la richiesta che è stata fatta al candidato del centrosinistra alla regione Puglia, Nichi Vendola, da parte del presidente dell’Assindustria di Brindisi, Massimo Ferrarese, nell’incontro che si e’ tenuto nel pomeriggio presso la sede dell’associazione industriali della Provincia di Brindisi.
Tocca dunque uno spinoso argomento questo primo faccia a faccia tra gli imprenditori brindisini e il candidato presidente del centrosinistra, a cui sono state descritte tutte le realta’ produttive della provincia, in forte stato di crisi.
Una per tutte il polo chimico che dal 1975 a oggi ha gia’ perso 10 mila posti di lavoro.
Un settore a cui e’ strettamente collegato quello del metalmeccanico, dove secondo l’assindustria di Brindisi, si respira gia’ una forte aria di collasso produttivo.
Se non si prenderanno misure urgenti - ha sottolineato il presidente di Assindustria Ferrarese - tra un anno Brindisi sara’ una citta’ morente e questo avra’ ripercussioni certe sulla sicurezza e la criminalita’ organizzata nella provincia, che invece negli ultimi anni aveva registrato un significativo regresso.
Sulla questione del rigassificatore Vendola ha risposto proponendo non una discussione di esperti, ma un tavolo di concertazione pubblico, con un modello di progettualità a riguardo che però non cali dall’alto, ma che si preoccupi dei bisogni della comunita’ senza decisioni prese sulla testa dei cittadini. All’incontro hanno partecipato anche i presidenti delle province di Bari e Brindisi, Divella e Errico.