Brindisi, 03/03/2005

Rigassificatore: gli ambientalisti chiedono un incontro con i parlamentari

Le associazioni ambientaliste da tempo impegnate in una strenua battaglia per il no all'insediamento del rigassificatore a Brindisi hanno inviato una lettera aperta a tutti i deputati del territorio chiedendo di partecipare ad un incontro convocato per Sabato 5 marzo.

Di seguito il testo integrale della missiva:

Ai Sigg. : On. Sottosegretario Luigi Vitali
On. Giovanni Carbonella
On. Luciano Sardelli
Sen. Rosa Stanisci
Sen. Giuseppe Specchia
Sen. Alfonso Gaglione
Sen. Euprepio Curto

Le scriventi associazioni La invitano a prendere parte ad un incontro che si terrà sabato 5 marzo alle ore 10 presso la sede dell’Aprol, in Via Indipendenza, al fine di poter giungere – anche con il Suo autorevole contributo e nel più breve tempo possibile – ad un incontro fra i rappresentanti del Comitato ambientalista ed il Ministro delle Attività Produttive, a cui è stata inoltrata richiesta di revoca del decreto autorizzativo del 21 gennaio 2003.
E’ noto che le scriventi associazioni, da sempre attente alle problematiche ambientali, da lungo tempo hanno proposto un modello di sviluppo economico per il territorio di Brindisi che - pur tenendo conto delle realtà industriali esistenti, valorizzandole e rendendole compatibili con la salvaguardia dell’ambiente – realizzi una svolta decisiva rispetto al passato, fatto di grandi insediamenti industriali e concentrazioni energetiche.
Tali proposte sono poi state fatte proprie dalle nuove Amministrazioni, Comunale e Provinciale di Brindisi, che hanno posto in essere progetti e piani di sviluppo, avallati quindi dalle delibere dei rispettivi Consigli, adottate senza alcun voto contrario.
In questa ottica progettuale l’insediamento dell’impianto di rigassificazione del GNL, che si vuole sul territorio, va in senso opposto a quanto stabilito; esso rappresenta non solo un ritorno al passato, ma un serio ostacolo a quanto ci si propone di realizzare. Il progetto della BG, ora LNG-Brindisi, ha provocato forti contrarietà nelle due Amministrazioni, ed un netto rifiuto da parte della popolazione, che ha manifestato massicciamente e ripetutamente contro il rigassificatore.
Per ultimo, il Consiglio Regionale pugliese si è espresso unanimemente ed in modo chiaro, affermando che la scelta fatta dalle Amministrazioni Comunale e Provinciale mette in discussione l’iter amministrativo e procedurale che ha portato all’emanazione del decreto Marzano.
Confidando nella Sua presenza e nel darLe atto della manifestata disponibilità porgiamo distinti saluti

Legambiente – WWF – Italia Nostra – Cobas – Coldiretti – Terranostra – Fondazione “Dott. Tonino Di Giulio” – Fondazione “Prof. Franco Rubino” – Forum Ambiente Salute Sviluppo - Medicina Democratica – Comitato per la difesa della salute – Comitato spontaneo “mò basta” – ARCI – LAV - A.I.C.S.