Brindisi, 04/03/2005
Procedure di fusione tra le Confidi di Lecce e Brindisi
Con l’avvento dell’accordo Basilea 2, le prospettive per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese della provincia di Brindisi diventeranno ancora di più problematiche e le condizioni saranno sicuramente più onerose e piene di incognite.
In tale contesto si è già inserita l’attività del Confidi-Brindisi dell’Associazione Industriali, quale politica del credito e passaggio chiave per lo sviluppo delle imprese associate.
Il ruolo del Confidi, fin dal 1978, è stato, infatti, determinante per equilibrare le condizioni di accesso al credito, garantito al 50% dal sistema mutualistico che è alla base della funzione sociale del confidi stesso.
Per poter, quindi, prepararsi a fronteggiare le nuove "regole" di Basilea 2, il Consiglio di Amministrazione del Confidi-Brindisi, presieduto dal Sig. Giovanni Di Pierdomenico, ha attivato le procedure di fusione con il Confidi di Lecce allo scopo di meglio tutelare i rapporti dei soci nei confronti del sistema bancario; di consentire l’accesso al credito anche a quelle piccole aziende che non potrebbero entrare nei parametri di valutazione e di merito ed ottenere affidamenti; di aumentare l’aggregazione di più imprese e la loro conseguente maggiore incisività nei confronti degli istituti di credito.
Tale esigenza, inoltre, è scaturita dalla permanente attività di concentrazione degli istituti più grandi, attraverso la incorporazione di banche locali, che sta determinando una azione di raccolta di credito, piuttosto che una attività di impiego di risorse sul territorio provinciale.
Giovanni Di Pierdomenico
Presidente Confidi-Brindisi
COMUNICATO STAMPA CONFIDI - BRINDISI
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