Brindisi, 07/03/2005

Il consiglio Provinciale chiede una sanità migliore

Il Consiglio provinciale ha approvato, con sedici voti a favore, un ordine del giorno presentato dai rappresentanti dei gruppi di maggioranza sulla situazione della sanità nel Brindisino. I partiti dell’opposizione, al momento del voto, hanno abbandonato l’aula consiliare accusando la maggioranza di aver voluto strumentalizzare questo importante argomento.
Si riporta di seguito l’ordine del giorno in questione.

Premesso che:
- in Puglia per decenni la Sanità, oltre ai medici di famiglia e alle farmacie, ha potuto contare solo sugli Ospedali e che intorno a questi non è cresciuto altro sul territorio;
- il depauperamento del Sistema sanitario pubblico degli ultimi anni con i tagli al personale e alle strumentazioni ha reso poco utilizzati alcuni reparti, "preparandoli" alle successive soppressioni;
- si continua a non investire nella prevenzione, anzi l'AUSL brindisina nel 2003 ha addirittura investito circa un punto in meno in percentuale rispetto all'anno precedente e tre punti in meno rispetto allo standard richiesto a livello nazionale;
- lo smantellamento di interi ospedali, senza la realizzazione di una preventiva e capillare rete di poliambulatori nei piccoli centri e di assistenza sanitaria domiciliare, quasi esclusivamente, delegata a meritorie iniziative di volontariato, non poteva che determinare un generale peggioramento dei servizi sanitari con grave pericolo per la salute dei cittadini;
- il Piano di Riordino, pur dotando il Centro Neurolesi e Motulesi di Ceglie Messapica di 99 posti, ha eliminato in Provincia 250 posti letto al 10 settembre 2002 (soprattutto nelle specialità tradizionali : medicina, chirurgia, pediatria, ostetricia, ortopedia ecc..), mentre i nuovi reparti di cui parla il Piano sono rimasti per lo più sulla carta;
- in provincia di Brindisi, dopo la chiusura dell'Ospedale di Cisternino, con il Riordino sono stati ridimensionati e smantellati reparti e ospedali a Fasano, Ceglie Messapica, Mesagne e San Pietro Vernotico, ma il risultato non è stato l'eccellenza degli altri ospedali, bensì il loro intasamento con gravissimi episodi ormai cronici di pazienti impossibilitati a trovare un posto letto;
- con il Riordino sono stati chiusi reputi efficienti, costringendo validi professionisti ad emigrare con trasferimenti forzati;
- si sono accollate le politiche dei risparmi sulle spalle dei cittadini, con la drastica riduzione dell'offerta sanitaria, ma poco e nulla si è fatto per risparmiare sulle consulenze e sugli appalti esterni dei servizi; nell'AUSL brindisina i costi per prestazioni da privato, nel 2003, sono aumentati del 28 °fa rispetto all'anno precedente; si è invece risparmiato sul personale (nel 2003. i dipendenti sono stati 268 in meno rispetto al 2002); la compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria nell'AUSL brindisina nel 2003 è aumentata a dismisura, con un incremento del 244%;
- il bilancio della AUSL, importante strumento per le decisioni su una questione delicata come l'attuazione del diritto alla salute, non può essere sottratto al dibattito pubblico e all'esame critico degli Enti Locali.

Il Consiglio Provinciale impegna il Presidente - Ad intraprendere, nell'ambito delle competenze e dei poteri dell'Ente che rappresenta, tutte le iniziative possibili per modificare lo stato esistente nella gestione della sanità della nostra provincia;
- a chiedere al Direttore generale dell'AUSL brindisina l'adozione di una procedura partecipata per la redazione del prossimo bilancio di previsione, con particolare riferimento al finanziamento delle attività di prevenzione, di emergenza e di assistenza domiciliare sanitaria per la loro strettissima correlazione con la tutela dell'incolumità pubblica di stretta competenza di questo Ente;
- a favorire lo sviluppo di ricerca e di formazione avanzata in campo bíomedieo, all'interno del rilancio della "Cittadella della Ricerca", al fine di contribuire fattivamente al miglioramento della qualità dell'assistenza sanitaria;
- a farsi parte attiva per la richiesta al Presidente della Giunta Regionale della revoca del Piano di Riordino Ospedaliero Regionale, per promuovere un' ampia discussione con i sindaci, le organizzazioni sindacali, le Associazioni Professionali degli operatori della sanità, gli Ordini e i Collegi professionali, al fine di operare proficuamente per la redazione partecipata di un nuovo Piano di Riordino.

COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI