Brindisi, 09/03/2005
Sequestro carbonile: la posizione di Cobas Energia
Il sindacato Cobas Energia di Brindisi, in relazione agli avvenimenti di questi giorni ultimati con il sequestro da parte della magistratura del parco carbone di proprietà dell'ENEL a Costa Morena, riconferma la propria azione sindacale rivolta ad ottenere il rispetto delle leggi in materia di tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini.
Questa azione di tutela della salute, realizzata attraverso il coinvolgimento diretto dei lavoratori, ha anche prodotto negli anni scorsi denunce alla magistratura e agli organismi esterni preposti.
Sono quindi gli stessi lavoratori a chiedere il rispetto delle leggi, rifiutando di cedere al cosiddetto "ricatto occupazionale" e attivandosi in prima persona come nel caso della raccolta di firme relativa alla disastrosa situazione delle strade della zona industriale.
L'intervento della magistratura deve essere colta come una occasione, una opportunità, per sistemare nel miglior modo possibile le cose che non vanno.
Questo deve avvenire attraverso significativi investimenti così come l'Enel sta già realizzando in questi mesi a Civitavecchia, dove le operazioni legate alla movimentazione del carbone avverranno in condizioni di sottovuoto, per
evitare qualsiasi spargimento di polveri.
QUESTE COSE LE CHIEDE UNA INTERA CITTA?, UNA INTERA PROVINCIA, ATTRAVERSO UN MOVIMENTO DI CITTADINI ED ASSOCIAZIONI, CHE RITENGONO NON PIU' RINVIABILE
LA CORREZIONE POSITIVA DELL'ESISTENTE SISTEMA INDUSTRIALE E DEL SUO CONTROLLO, SCEGLIENDO DIRETTRICI DI SVILUPPO CHE SAPPIANO REALMENTE CONIUGARE AMBIENTE, SVILUPPO, OCCUPAZIONE.
In questa prospettiva gli enti locali incontreranno giovedì 10 marzo l'Enel per ridiscutere le convenzione realizzata con le precedenti amministrazioni.
Il sindacato Cobas Energia ritiene questo incontro un momento importante, dove far valere gli interessi della città, dei lavoratori chiedendo anche, il ripristino dell'articolo 10 della convenzione del '96 (garanzia dei livelli occupazionali)scomparso nella successiva stesura, individuando delle
regole che evitino gare con assurdi ribassi, la realizzazione di un grosso centro per le energie alternative come l'Enel sta già realizzando a Porto Marghera (anche con centrali a idrogeno), una ricerca con l'applicazione in loco delle nuove tecnologie, investimenti sociali (strutture in modo particolare
per giovani ed anziani) ed il finanziamento di borse di studio legato allo studio sui tumori nella provincia di brindisi,ed altre cose ancora.
Oggi costruire un'altra Brindisi è possibile, facciamolo insieme.
COMUNICATO STAMPA COBAS ENERGIA BRINDISI |