Brindisi, 15/03/2005
Crisi ambientale: interrogazione della Sen. Stanisci
La Senatrice dei Democratici di Sinistra, Rosa Stanisci, ha presentato un'interrogazione con risposta in Commissione al Ministro delle Attività produttive. Di seguito il testo integrale del documento.
Premesso che
in numerose precedenti interrogazioni presentate dalla sottoscritta è stato posto l'accento sulla situazione ambientale del territorio brindisino, già dichiarato ad elevato rischio ambientale e sito inquinato di interesse nazionale a causa degli impatti negativi prodotti soprattutto dalle industrie chimiche ed energetiche, quest’ultime;
il polo energetico brindisino, costituito da tre centrali termoelettriche, due delle quali (Enel ed Edipower) alimentate nel 2004 con oltre 6 milioni di tonnellate di carbone, hanno prodotto oltre 20 miliardi di Kwh di energia, a terza centrale (Enipower), alimentata ad olio combustibile risulta in via di sostituzione con nuovo impianto in cogenerazione della potenza di circa 1.200 Mw. l’intero polo energetico di Brindisi, è ritenuto inoltre strategico dal Gestore della Rete nazionale per l’apporto dato alla produzione nazionale complessiva;
a seguito dell’accertato sversamento nell’ambiente di notevoli quantitativi di polvere durante le operazioni scarico, carico, trasporto e stoccaggio del carbone costituendo un reale pericolo per l’ambiente, la salute dei cittadini e degli stessi operatori, la Guardia di Finanza ha iniziato indagini complesse e delicate, denominate "Operazione coke" ed ha sequestrato il parco carbone ubicato nell’area della centrale di Brindisi nord e le banchine concesse dell'Autorità Portuale all'Enel ed all'Edipower per scaricare il carbone e la cui movimentazione avviene con sistemi inadeguati e tecnologicamente non idonei;
sia l’Enel che l’Edipower, hanno richiesto al Ministro delle Attività Produttive specifiche autorizzazione per l’ammodernamento dei sistemi tecnologici utilizzati per lo sbarco la movimentazione e lo stoccaggio del carbone i cui progetti attualmente sono all’esame anche dei competenti Enti Locali;
il sequestro ha generato allarme nei lavoratori del comparto elettrico e dell’indotto, preoccupati per la ricaduta che ciò potrebbe comportare vista l’attuale sospensione della produzione della centrale Edipower a cui potrebbe seguire anche l’arresto della centrale Enel dopo l’esaurimento delle scorte di carbone presenti nel parco di Brindisi Sud;
il territorio di Brindisi ha già pagato duri prezzi sia in termini di danni prodotti all’ambiente e alla salute dei cittadini e sia sotto il profilo economico per il mancato sviluppo delle attività economiche sia indotte che di quelle proprie del territorio per l’ingombrante presenza dell’industria chimica ed energetica;
a fronte della capacità di produzione di energia per gli interessi nazionali, il territorio non ha avuto benefiche ricadute nè sul piano economico nè su quello occupazionale, anzi, come peraltro fortemente denunciato dalle organizzazioni sindacali, negli ultimi anni si sta assistendo allo smantellando di intere strutture aziendali dell’Enel nei settori della Produzione e della Distribuzione determinando drastica riduzione degli occupati diretti e disoccupazione nell’indotto;
in particolare l'Enel ha disatteso a Brindisi quasi tutti gli impegni assunti sia per le attività di Ricerca che per il miglioramento della qualità del servizio elettrico e, per di più, ha svuotato gli uffici della Zona di Brindisi spostando a Bari e a Lecce le relative funzioni e non ha consolidato il proprio Centro Ricerca della Divisione Produzione che da venti anni è presente a Brindisi.
Per tutto questo l'interrogante chiede al Ministro:
-di volersi attivare nei confronti di Enel, Edipower ed Enipower perchè siano rispettati tutti gli impegni assunti in merito agli obiettivi stabiliti e per il complessivo risanamento ambientale e bonifica del sito di Brindisi;
-che venga attivato con urgenza un tavolo di confronto promosso dal Governo Nazionale con l’obiettivo di garantire una sostanziale riduzione delle attuali emissioni di sostanze inquinanti nell’ambiente di tutto il comparto industriale, l’adeguamento delle infrastrutture a servizio delle centrali termoelettriche con moderne tecnologie e principalmente la realizzazione di un parco carbonifero e sistemi per lo scarico e la movimentazione del carbone senza emissioni di polveri nell’ambiente;
-siano mantenute, potenziate e sviluppate tutte le strutture aziendali e le relative attività sul territorio brindisino prevedendo, in particolare per Enel, la conferma in Enel Produzione del Polo Approvvigionamenti Sud con sede a Brindisi, lo sviluppo e il potenziamento del Centro Ricerca Enel di Brindisi, il progressivo miglioramento della qualità del servizio elettrico il tutto attivando proposte programmatiche che vedano il primario coinvolgimento degli Enti Locali;
-siano mantenuti i livelli occupazionali previsti e a suo tempo sottoscritti.
Roma 15 marzo ’05
Sen. Rosa Stanisci
COMUNICATO UFFICIO STAMPA SEN. STANISCI
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