Brindisi, 23/08/2003
Mancato ripescaggio: le dichiarazioni di Antonino e Brigante
Sulle vicende legate alla mancata ammissione del Brindisi Calcio al campionato di C/1, dall'Ufficio Stampa dell'Amministrazione Comunale giungono le dichiarazioni del Sindaco Giovanni Antonino e del vice sindaco Salvatore Brigante.
Dichiara Brigante:
“La notizia di ieri relativa al mancato ripescaggio del Brindisi costituisce una incredibile penalizzazione per il calcio brindisino e, più in generale, per la nostra città. Senza nulla togliere alle legittime aspettative degli aquilani, ritengo sia giusto che gli organi competenti tengano nella dovuta considerazione la storia calcistica di Brindisi, ma anche lo splendido campionato portato a termine la scorsa stagione e la vittoria della Coppa Italia.
A questo punto, pertanto, propongo che sindaco, presidente della Provincia e tutti i nostri rappresentanti in Consiglio regionale sottoscrivano un appello per il riconoscimento dei diritti del Brindisi Calcio e chiedano un incontro ad un personaggio assai noto del calcio italiano come Antonio Matarrese. Si tratta di un pugliese come noi che avrà la possibilità di dimostrare quanto è attaccato al calcio della sua regione”.
Questa, invece, la lunga dichiarazione del Sindaco Antonino
“Partiamo da un dato: nella classifica predisposta dalla Federazione, Brindisi era stata inserita al quarto posto, seguendo il criterio di una retrocessa e di una non promossa (Sora, Catanzaro, Arezzo, Brindisi). L’esclusione del Brindisi, pertanto, è stata determinata solo dall’accoglimento del ricorso de L’Aquila e quindi in quel momento non era possibile dar vita ad alcun intervento politico ed istituzionale. Voglio dire, insomma, che noi non abbiamo (e, francamente, non aspiriamo a questo) alcun potere di manipolare sentenze di tribunali o di altri organismi similari. Ritengo, a questo punto, che se da un lato bisogna cercare di individuare tutto ciò che è ancora possibile fare per ottenere giustizia, dall’altro bisogna fare in modo che la delusione venga sfogata sul terreno di gioco dove il Brindisi Calcio dovrà combattere per ottenere la promozione.
Quanto all’Amministrazione Comunale, la mancata promozione in C/1 non ha cambiato prima, e non cambia adesso, alcun programma in favore del Brindisi Calcio. Mi riferisco, in particolare, ai lavori per la realizzazione della nuova recinzione e di una tribuna per gli ospiti. Quanto alle notizie di stampa relative alla mancanza di fondi nel bilancio comunale per sottoscrivere la convenzione con il Brindisi Calcio, voglio chiarire che si tratta di fondi destinati a interventi di manutenzione di una struttura comunale e, come tale, non è necessario inserirli in un apposito capitolo di spesa, visto che si può attingere da quello degli oneri di urbanizzazione sociale. A conferma di questo, annuncio che la delibera sarà sottoposta all’attenzione del Consiglio Comunale già nella seduta dell’1 settembre e quindi al Brindisi saranno erogati 150.000 euro. Tutto il resto, è frutto della fantasia di chi vuole incrinare i rapporti tra l’Amministrazione Comunale ed i dirigenti del Brindisi Calcio.
Infine, voglio rispondere ad alcune affermazioni di Mario Salucci riportate dalla stampa circa l’assenza dei politici locali. Abbiamo seguito passo dopo passo, anche attraverso canali federali, le vicende del Brindisi Calcio. Il consigliere delegato allo sport Antonio Giunta ha monitorato la situazione, pronto ad allertare l’Esecutivo per ogni possibile intervento. E’ stato in
contatto anche con la società brindisina, anche se i dirigenti presenti in città hanno sempre detto che non servivano interventi, tanto più perché c’erano tutti i presupposti per il ripescaggio. Quanto a Salucci, invece, tento invano di parlarci da ben quattro mesi, ma tutti i suoi numeri di telefono sono irraggiungibili. Colgo l’occasione, pertanto, per lanciare un appello a mezzo stampa: attendo una sua telefonata per programmare ogni possibile intervento, sia per questa fase così delicata che per il futuro dell’attività agonistica. Circa il ‘peso politico’ di Brindisi, se vi è la convinzione che il Governo centrale o altri organi abbiano penalizzato la nostra città, è opportuno chiedere spiegazioni a chi rappresenta a Brindisi la Casa delle Libertà, sia a livello nazionale che regionale e locale. Il tutto, francamente, ammesso e non concesso che fosse realmente possibile un intervento politico per risolvere questo problema”.
FONTE: COMUNICATI STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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