Bari, 23/08/2003

Saccomanno ribadisce il NO alle scorie radioattive in Puglia

Non cambia la posizione della Regione Puglia in merito al problema nazionale di scegliere un sito per lo stoccaggio di scorie nucleari. L’assicurazione è fornita dall’assessore regionale all’Ambiente Michele Saccomanno il quale ribadisce con forza l’assoluto diniego ad ogni mediazione che veda coinvolto il territorio pugliese.
“Seguo con attenzione l’evolversi del dibattito politico e tecnico sulla difficile questione. Va ricordato che in consiglio regionale le forze di opposizione si sono coalizzare con quelle di maggioranza per garantire l’unanimità alla posizione che avevo già espresso in ambito nazionale: in sostanza un “no” chiaro ed intrattabile all’ipotesi di dare una destinazione pugliese ai rifiuti radioattivi.
E’ opportuno, però, che tutti, tra la maggioranza come nell’opposizione, assumano comportamenti consequenziali. Nei giorni scorsi una nuova proposta è stata formulata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi: creare un sito in ogni regione. Su questa ipotesi leggo dai giornali che il capogruppo pugliese dei DS ritiene di buon senso il ragionamento del ministro e pertanto aggiunge che “servono indicazioni motivate, fondate su un’analisi scientifica, sulle quali avviare un confronto tra Stato e Regioni”.
Credo che questo atteggiamento non porti beneficio alla nostra causa. E’ risaputo, infatti, che in Puglia vi sono tutte le condizioni scientifiche per la realizzazione del sito nucleare. Anzi, vi è di più. Se si considerano le condizioni morfologiche e la posizione geografica, la Puglia è certamente tra i territori migliori d’Italia per tale scelta. Non possiamo avventurarci in un dibattito, scientifico e culturale, che abbia come elemento di distinguo tra il “si” e il “no” all’insediamento solo l’analisi oggettiva del territorio.
Neppure la proposta del ministro Giovanardi di creare un sito per ogni regione può, quindi, interessarci. E non solo per il fatto che potrebbe risultare impraticabile in considerazione che vi sono altre regioni, mi riferisco a quelle dell’area appeninica o al Friuli, a rischio sismico e quindi del tutto inadatte ad ospitare centri di stoccaggio nucleare. Una volta tanto non ci interessa essere trattati al pari delle altre regioni se questo deve comportare l’accettazione del sito.
Il nostro “no” non è però estemporaneo e irrazionale, ma trova giustificazioni in ciò che ha affermato il capogruppo regionale di F.I. Raffaele Baldassare nel motivare la posizione pugliese su questo problema: “Abbiamo già dato molto al resto dell’Italia”.
Esattamente ciò che avevo già detto a Roma in occasione del confronto tra Regioni.
La Puglia non può diventare l’area di servizio della Nazione. Troppe volte, in passato, sono state imposte scelte di tipo industriale che hanno abbassato la qualità della vita. La salute dei cittadini e la salvaguardia del territorio sono beni supremi che vanno tutelati incominciando a pronunciare, a muso duro, qualche “no”, come nel caso del sito nucleare.
Gli altri che vogliono bene a questa nostra terra facciano lo stesso.

COMUNICATO STAMPA DELL'ASSESSORE REGIONALE ALL'AMBIENTE

Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi