Brindisi, 16/04/2005

Settimana decisiva per la città

Si apre una settimana difficile per Brindisi: intanto per la crisi al comune che, per quanto si sa già, porterà ad un allungamento dei problemi all’interno della casa delle libertà (per il semplice fatto che nessuno vuole andare ad elezioni anticipate), ma soprattutto per la vertenza energetica che scoppierà in tutta la sua gravità mercoledì 20, quando i dirigenti Edipower comunicheranno ufficialmente ai sindacati di dover ricorrere alla cassa integrazione.
Non siamo a favore di nessuno, e non lo siamo mai stati, siamo solo per la nostra città e non ci sembra che si stia facendo molto per evitare che le note emergenze siano in qualche modo risolte. Nessuno ha la bacchetta magica, ma lasciar andare Brindisi in una china che e’ irreversibile, ci sembra veramente da incoscienti.
Ed allora, siccome non siamo abituati ad esprimere critiche senza offrire alternative, dobbiamo purtroppo ripetere quanto già detto in periodi non sospetti, come quello che arriverà fra qualche giorno. I sindacati, secondo noi, debbono svolgere un ruolo importantissimo nell’interesse dei lavoratori, ma anche del territorio. Debbono riuscire a convincere i nostri amministratori, Provincia e Comune per adesso, la Regione (appena si sara’ insediato il nuovo esecutivo), della necessità di trovare una alternativa immediato allo scarico del carbone, necessario per approvvigionare le centrali.
Non siamo tecnici e non tocca a noi dire in che maniera, ma siamo fin troppo convinti che ci sono i modi per farlo in tempi brevi e senza alcun rischio per la salute pubblica. Solo evitando che chiudano le imprese a Brindisi, potremo dimostrare ad altri che vogliono venire ad investire da noi , che siamo un popolo ospitale, capace e che e’ positivo impiantare una impresa a Brindisi. In caso contrario, e cioè con Edipower che chiude, con imprese molto note che sono letteralmente “scappate” dal nostro territorio, con una conflittualità continua, con la ingessatura di alcune nostre istituzioni, con l’eccessivo rigore da parte di altre, non si va da nessuna parte e non si invoglierà nessuno a venire da noi.
Ed allora non avrebbe più senso parlare di decine di miliardi, pronti per essere investiti, se, chi lo deve fare, si trova di fronte un territorio che e’ incapace di gestire anche l’ordinario. Ecco il ruolo importante dei sindacati, che devono fare da collante nell’interesse del lavoro e dei lavoratori del nostro territorio, o chiediamo troppo?

Mario Scotto
Redazionale Puglia Tv