Brindisi, 23/04/2005

Il Consiglio Comunale non scioglie le perplessità sulla maggioranza.

Il dopo consiglio comunale lascia intatte le perplessità espresse qualche giorno fa sulla omogeneità nel centro destra.
Di questi tempi è già una grande cosa che il consiglio abbia lavorato e licenziato più di qualche delibera, consentendo così agli uffici di poter lavorare, ma quanta fatica!!
Intanto sull’unica questione importante per la cosidetta programmazione, la maggioranza stava per andare in tilt: ci riferiamo alla creazione della commissione sullo sviluppo, che poi però è stata approvata finalmente ieri, dopo che ritornava in consiglio per seconda volta.
Insomma proprio lì dove la maggioranza dovrebbe dare il segnale piu’ incisivo, e cioè sulla indicazione delle strade da seguire per dare una svolta economica per la città, stava per arenarsi per le diatribe interne tra Forza italia ed An.
E’ inutile andare in fondo sulle motivazioni che stanno alla radice del possible mancato decollo di questa commissione, perchè sono sempre le stesse e cioè i veti trasversali.
Ciò che preoccupa i brindisini è il fatto che non si riesce ad uscire dal pantano in cui ci troviamo ed è purtroppo fin troppo chiaro che si sta vivendo una fase di transizione, quasi un passaggio obbligato, che non si può sapere quanto durerà, ma che (è fin troppo chiaro) non porterà da nessuna parte.
Non si vede per ora nulla di nuovo, almeno da quanto è emerso dal consiglio comunale di ieri; non c’è unione nella maggioranza, non c’è coesione nei partiti, neppure nei più piccoli, come lo stesso CDU, neo costituito, dove i suoi tre componenti non parlano la stessa lingua.
Nelle dichiarazioni a noi rilasciate da Pennetta si è visto fin troppo bene che negli altri gruppi della maggioranza le cose non stanno meglio. Su una delibera che riguarda comunque investimenti nel settore edilizio (uno dei piu’ disastrati) solo 16 consiglieri hanno votato a favore, mentre ben sette altri componenti della maggioranza si sono defilati al momento del voto. Ma lo stesso è avvenuto per la delibera dell’autorità portuale, ritirata fin dall’inizio.
Non vogliamo affermare che è tutto da rifare, come una vecchia frase del grande Bartali, ma non scopriamo nulla dicendo che sono in moltissimi in città a pensare che con questa compagine amministrativa, se non si cambia radicalmente registro e mentalità, non si va da nessuna parte.
Il recente accordo tra i partiti del centro destra dovrà avere una verifica determinante nei prossimi giorni, ed in particolare il 26, quando si comincerà a parlare di incarichi, per altro fermi al palo da ben nove mesi.
E‘ in quel momento che si gioca la battaglia definitiva, o si vince o si perde, e qualcuno dovrà pur prendere atto che una svolta nella politica cittadina ci vuole, e come!!!
La chiedono a gran voce i brindisini. Basta andare un po’ in giro per la città: sono imbufaliti i commercianti, sono impauriti i lavoratori del comparto industriale, sono in tilt gli imprenditori, che non hanno neppure commesse o stanno per terminare quelle che restano loro. E che debbono dire i giovani che non hanno ne’ presente, ne’ futuro?
Ma finiamo qui, peche’ altrimenti anche quel poco di entusiasmo che c’è ancora rimasto, se ne va al diavolo!!!

Mario Scotto
Redazione Puglia tv trasmesso nel tg del 23/04/05