Brindisi, 04/05/2005

Errico ad Assoelettrica: "non c’è più spazio per informazione di parte"

Invitato da Assoelettrica a dare diffusione alla notizia dell’imminente giornata nazionale dell’elettricità, in cui sarà aperta al pubblico la centrale di Cerano, ho comunicato con piacere la mia disponibilità ad una relazione congiunta alla cittadinanza sulle opere di ambientalizzazione in via di definizione per la centrale di Cerano ricevendo però comunicazione di indisponibilità a “confronti politici” in quella occasione.
Ebbene, premesso che mai l’Istituzione da me guidata ha concesso e concederà “confronti politici” a chiunque sia portatore di interessi di parte e confliggenti con quelli generali del territorio, devo stigmatizzare come ancora oggi l’ENEL, e con essa l’Assoelettrica, perda la straordinaria occasione di far conoscere non già i fiorellini che escono dalle ciminiere che inconsapevoli bambini disegnano dopo aver visitato la centrale, ma lo sforzo importante che – spero onestamente (a questo punto) – l’ENEL sta facendo insieme alle istituzioni locali per ridurre il pesantissimo impatto ambientale della propria centrale e dei propri sistemi di logistica del carbone.
Era auspicabile che per una volta si facesse informazione, a maggior ragione in questa fase storica in cui con impegno e convinzione stiamo operando a favore dell’ambiente e della salute perché si ricucia finalmente il rapporto quanto mai degradato, la frattura ormai quasi insanabile, tra la popolazione brindisina e il mondo della produzione di energia elettrica.
Allora informazione di quello che è oggi la centrale ENEL di Cerano la faccio io qui, in poche righe: nel 2004 quella centrale ha immesso nell’atmosfera brindisina 11.862 tonnellate di ossidi di zolfo, 9.971 tonnellate di ossidi di azoto e 1.052 tonnellate di polveri, tutti inquinanti molto pericolosi per la salute dell’uomo. Ha inoltre scaricato in mare qualcosa come 1.300.000 tonnellate di acque inquinate. Infine, la sua logistica antiquata (ma economica) ha disperso nell’ambiente tanta polvere di carbone da indurre i gravissimi provvedimenti giudiziari di sequestro di banchine, automezzi, parco carbone.
In una relazione congiunta questi dati sarebbero stati solo una base di partenza per illustrare quale centrale invece avremo nei prossimi anni e attraverso quali opere.
I dati da me qui riportati del resto sono consultabili da chiunque sul sito internet della Provincia, come presto saranno i dati delle centraline, che finalmente oggi vengono studiati e purtroppo riportano allarmanti livelli di inquinamento da ossidi di azoto a Brindisi e in altri comuni vicini.
Chiunque visiti la centrale partecipando alla giornata dell’elettricità abbia ben presenti questi dati oggettivi, ufficiali.
Invito docenti e presidi, se ancora interessati a far partecipare propri studenti alla manifestazione di Assoelettrica, a contattare l’Amministrazione provinciale per una relazione non di parte sull’impatto ambientale delle centrali brindisine e sulle opere di copertura dei parchi carbone, di attivazione esclusiva di nastri trasportatori chiusi in sostituzione dei camion e di modifica dei cicli produttivi che a fatica oggi le Istituzioni stanno ottenendo perché sia finalmente rispettato il Piano di Risanamento per il disinquinamento del territorio della provincia di Brindisi, DPR del 1998 sinora calpestato da Governi ed Enti Locali indubbiamente poco attenti alla salute dei brindisini.
Comportamento consequenziale alla posizione di Assoelettrica ed ENEL sarebbe a questo punto non concedere l’incontro chiesto al Sindaco di Brindisi e a me dalla Brindisi LNG, società partecipata al 50% da ENEL, che a Brindisi vuole bruciare solo carbone ma anche importare gas da far utilizzare ad altri.
Chiedono di poterci illustrare il progetto di realizzazione del rigassificatore lamentando la mancanza di occasioni di confronto diretto, ma forse dimenticano di aver rinunciato ad esporlo alla popolazione tutta nel Consiglio Provinciale aperto del 5 agosto 2004, in cui dopo gli interventi di cittadini, associazioni, sindacati, ma non della Brindisi LNG, non disposta, la Provincia ha deliberato all’unanimità che il rigassificatore non si farà.
Stiano tranquilli: la Provincia di Brindisi è un’istituzione aperta e li incontrerò. E confermerò loro che il rigassificatore a Brindisi non si farà mai.
Sia chiaro a tutti che a Brindisi non c’è più spazio per informazione di parte, per incontri segreti, per interessi di pochi confliggenti con l’interesse generale.

Michele Errico