Brindisi, 21/05/2005
Carbone avvelenato: realizzare un sistema di controllo pubblico efficiente
La notizia riportata dalla stampa secondo cui le indagini della Procura della Repubblica di Brindisi avrebbero evidenziato l’impiego di carbone non a norma nelle centrali termoelettriche conferma le preoccupazioni più volte e da più parti espresse per il regime di sostanziale autocertificazione in cui operano i gestori degli impianti energetici a Brindisi.
Nonostante le pressanti richieste che da anni rivolgiamo ai responsabili politici a Brindisi la struttura pubblica di controllo ambientale non è ancora in grado di analizzare il combustibile usato nelle centrali ormai in quantità dell’ordine di diversi milioni di tonnellate.
I conti tornano: l’arsenico trovato nel terreno durante le caratterizzazioni effettuate in vista delle bonifiche non viene dai pesticidi nè il nostro territorio lo contiene naturalmente come si è tentato di far credere dagli imbonitori di turno. L’arsenico viene dalle centrali ed è un cancerogeno per la cute, il fegato ed il polmone.
La vera prevenzione dei tumori si fa con i controlli ambientali.
Maurizio Portaluri
COMUNICATO STAMPA MEDICINA DEMOCRATICA
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