Brindisi, 08/04/2003

Chiesto l'ergastolo per Alex Rossi, accusato dell'omicidio della figlia

Ergastolo per l’assicuratore brindisino, Alex Rossi, per aver ucciso la figlia Carlotta.
E’ stata questa la richiesta del procuratore generale Ennio Cillo ai giudici della Corte di Assise di Appello di Lecce dove è in corso il secondo grado del processo per omicidio.
Rossi, già a Brindisi la corte di Assise lo aveva condannato in primo grado all’ergastolo dichiarandolo colpevole dell’uccisione della ragazza avvenuta la sera del primo novembre del 1997 nella loro abitazione del residence “Verde Giada” al rione Paradiso. Il tutto, secondo il primo processo, per poter riscattare il denaro della polizza di assicurazione sulla vita della stessa ragazza uccisa a colpi di pistola mentre si trovava nella cucina del loro appartamento.
Stamane, nel corso del processo che si tiene a Lecce, l’accusa ha ricostruito la vicenda legata al furto della pistola avvenuto presso lo studio dell’assicuratore e che i carabinieri che effettuarono le indagini hanno sempre sostenuto non fosse mai avvenuto.
La prossima udienza si terrà il prossimo 12 maggio. Riguardo all’accusa l’assicuratore brindisino si è sempre dichiarato innocente ed agli inizi del processo di Lecce ha consegnato due suoi memoriali nei quali viene sostenuta, appunto, la sua innocenza.

Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi