Brindisi, 21/06/2005
Le proposte dei DS sul nuovo modello di Sanità in Puglia
I Democratici di Sinistra di Brindisi hanno avviato la campagna di confronto sui temi del nuovo modello di Sanità in Puglia e in provincia di Brindisi.
Il giorno 6 giugno 2005 si è tenuto il primo incontro presso la Federazione Provinciale dei DS di Brindisi. All’incontro hanno partecipato operatori sanitari ( medici, infermieri, tecnici), Sindaci, Consiglieri Comunali e Provinciali, Segretari di Sezione. Erano presenti i Consiglieri Regionali dei DS, Gaetano Carrozzo responsabile Sanità dei DS Puglia, Carmine Dipietrangelo della segreteria Regionale e Onofrio Cretì Segretario della Federazione di Brindisi.
Il Dr. Gianfranco Ignone responsabile Sanità della Federazione di Brindisi ha introdotto i lavori presentando l’iniziativa della campagna di confronto come un momento di forte discontinuità con la precedente giunta regionale che aveva elaborato un piano di riordino ospedaliero senza la partecipazione delle associazioni dei cittadini, dei Sindaci, dei sindacati e degli operatori sanitari.
La prima e fondamentale differenza con la precedente gestione è rappresentata con la volontà di condividere, a livello locale, le scelte del nuovo modello di sanità.
La proposta dei DS è articolata in un processo che riconosce un percorso di gradualità da definirsi nell’intera legislatura. Le priorità individuate sono:
Abolizione dei ticket
Potenziamento dell’attività territoriale con ridefinizione degli ambiti e dei compiti dei Distretti socio – sanitari. Sarà privilegiato l’aggiornamento professionale e l’adeguamento tecnologico.
I LEA devono trovare risposta adeguata sia per l’assistenza di base che per l’emergenza – urgenza e per le altre specialità nell’ambito provinciale. Non si potrà accettare un riferimento di macro - aree più esteso. ( Taranto- Lecce – Brindisi).
La nuova definizione del PRO deve avvenire a livello di ogni singola ASL una volta definiti, a livello regionale, i criteri generali ( n° posti letto per acuti e riabilitazione, specialità, modelli organizzativi…).
Bisogna eliminare la distinzione tra ospedale medico e ospedale chirurgico. La presenza del Pronto Soccorso deve necessariamente vedere operativi almeno 4 reparti di specialità mediche e chirurgiche con annessi servizi ( radiologia, laboratorio analisi, cardiologia, anestesia- rianimazione). Sarà valutata la possibilità di riprendere attività mediche e chirurgiche in ospedali ampiamente penalizzati dal PRO e che ha costituito la condizione per l’affollamento indiscriminato del Perrino e per la mobilità extraprovinciale.
La “rivoluzione” del Servizio Sanitario Regionale, ha bisogno di operatori sanitari “ nuovi” e qualificati in discontinuità con le vecchie logiche di partecipazione e di “ appartenenza”. La stessa discontinuità deve essere ricercata nella scelta dei dirigenti, a cominciare dai Direttori Generali. La scelta deve essere fatta partendo da presupposti di competenza e di capacità di coerente interpretazione del nuovo modello di Sanità e di partecipazione democratica.
Diversi sono stati gli interventi con importanti contributi ( qualità delle strutture e degli interventi, dotazioni organiche ampiamente sottostimate, sinergia con le amministrazioni locali, discontinuità nelle scelte dei dirigenti, gradualità nei cambiamenti, ruolo dei medici di medicina generale.).
Infine hanno portato il loro contributo Carmine Dipietrangelo ( sanità migliore costruita con il contributo di tutti, proposta di una manifestazione pubblica per l’elaborazione delle proposte) Enzo Casone ( gradualità degli interventi, rivisitazione delle dotazioni organiche partendo dai modelli organizzativi, sacrifici degli operatori e del Sindacato) Giuseppe Romano ( necessaria la campagna di ascolto, bisogna mettere mano ai nodi principali ridefinendo l’attività degli ospedali).
Le conclusioni sono state tratte da Gaetano Carrozzo che ha ribadito il ruolo fondamentale dei DS nella costruzione di una proposta partecipata di un nuovo modello di Sanità. Ha incoraggiato insieme al Segretario Provinciale Onofrio Cretì, la partecipazione degli operatori sanitari con la elaborazione di documenti in preparazione di una iniziativa pubblica di confronto.
COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA PROVINCIALE DEI DEMOCRATICI DI SINISTRA
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