Brindisi, 25/06/2005
La città d’acqua scivola di fronte alla crisi economica italiana
Ancora una volta sono venuti a Brindisi due componenti del governo nazionale ed hanno espresso le loro critiche al progetto del rigassificatore.
Qualche giorno fa era presente nella nostra città il ministro dell’ambiente Matteoli che ha ribadito un po’ gli stessi principi e cioè che si devono rispettare le autonomie locali e che sarebbe più giusto spostare altrove il rigassificatore.
Quando pero’ gli stessi ministri tornano a Roma, forse perchè cambia l’aria che respirano, in due giorni approvano le caratterizzazioni della LNG a Capobianco, rigettano i “no “ di comune e provincia e mettono in minoranza anche la regione, alla faccia della tanto decantata “devolution”.
Che spiegazione dare di questo comportamento, a dir poco “ondivago”?
C’e’ solo una spiegazione plausibile: parlare non costa niente e quindi basta solo questo per dare il “contentino” ad un territorio che è stato sempre sfruttato e che se solo tenta di ribellarsi, non solo non viene preso in alcuna considerazione, ma addirittura viene anche ridicolizzato in casa propria.
Quale personaggio politico di valore potrebbe dire una cosa a Brindisi e poi tornare a Roma e fare l’esatto contrario?
L’unica conclusione alla quale si può arrivare è che gran parte dei politici passati per la nostra città o non ha alcun peso politico, per cui può dire qualsiasi cosa tanto non vale nulla, oppure è venuto da noi solo per semplice cortesia.
E quindi come fare a mantenere un clima positivo per chi lo ha invitato? Basta affermare ciò che i brindisini ed i loro politici attuali vogliono che si dica alla gente.
Se cosi’ stanno le cose, come fare a credere a Miccichè ed Urso quando hanno affermato che il progetto di Brindisi città d’acqua sarà finanziato dal governo italiano?
Come fare a credere loro quando si sente parlare di un nuovo accordo di programma, quando ancora non si è riusciti a portare a termine quello del 2002? E potremmo continuare su queste considerazioni e ricordare solo che oggi si cerca di ripianare il deficit nazionale con misure economiche straordinarie ed intanto si propina ai brindisini la storiella che ci sono i soldi per programmi megagalattici da investire guarda caso proprio nella nostra città.
E’ di qualche giorno fa la notizia che arriva dalla Camera dei deputati dove c’è stata battaglia da parte dei deputati del centro sinistra che hanno chiesto spiegazioni al ministro Lunari (lo stesso che era stato invitato a Brindisi e “prudentemente” ha declinato l’invito) perchè il governo nella finanziaria per cercare di rastrellare soldi ha deciso di togliere finanziamenti ai porti italiani ed in particolare a Brindisi per diverse decine di milioni.
Questo è un altro dei tanti aspetti incredibili di chi viene a Brindisi a rappresentare un governo di cui fanno parte solo marginale, se poi dicono l’esatto contrario di quello che avviene a Roma.
La cosa peggiore è credere di venire da noi a raccontare storielle con la pretesa che il nostro popolo sia più disponibile ad ascoltarle.
A Roma si decidono i destini dei diversi territori e se i ministri attuali sono questi ed hanno questa serietà di comportamenti, allora siamo veramente in buone mani e possiamo dormire sonni tranquilli mentre aspettiamo i finanziamenti promessi, perchè le famose promesse dei marinai sembrano molto più concrete.
Mario Scotto
dal Tg di Puglia tv del 25-06-05
www.pugliatv.com
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