Brindisi, 01/07/2005
Protocollo d'intesa Assindustria - Sindacati
Di seguito il testo integrale del Protocollo d'Intesa sottoscritto in data odierna fra l'Associazione degli Industriali di Brindisi e le Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, UGL e CONFSAL Territoriali di Brindisi.
PROTOCOLLO D'INTESA
TRA
L'ASSOCIAZIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI BRINDISI,
rappresentata
dal Presidente Massimo Ferrarese e dal Direttore Angelo Guarini
E
LE OO.SS. CGIL CISL UIL UGL CONFSAL TERRITORIALI DI BRINDISI
rappresentate rispettivamente
dai Signori: Leo Caroli, Teodoro Di Maria, Antonio Licchello, Ercole Saponaro, Antonio Acquaviva.
Premessa
v
La grave situazione socioeconomica e produttiva del territorio della Provincia di Brindisi, impone ai sottoscrittori del presente Protocollo una forte e determinata assunzione di responsabilità che, attraverso la piena valorizzazione dei percorsi singoli o comuni sin qui svolti e senza alcuna interferenza con le rispettive posizioni su alcuni determinati processi, individui tutti i punti di crisi, rispetto ai quali si intende avviare una strategia comune ed intraprendere iniziative condivise.
E’ compito delle Parti firmatarie del presente protocollo sviluppare tutte le azioni per far si che le criticità individuate siano condivise anche dalle Istituzioni locali (Regione, Provincia, Comune) e dal Governo nazionale, per svolgere azioni congiunte e sinergiche tese al loro superamento, individuando diversi gradi di competenza e responsabilità, al fine di differenziare gli interventi necessari.
Il presente Protocollo, pertanto, ha lo scopo di rilanciare percorsi comuni di sviluppo e, a tal fine, le Parti hanno individuato le seguenti priorità.
Si è ritenuto di concentrare l’attenzione in prima battuta sulle consistenti problematiche industriali del capoluogo di provincia.
Una ulteriore fase di approfondimento dovrà sicuramente riguardare le tematiche che interessano l’intero territorio provinciale, il settore turismo e quello agroindustriale.
VINCOLI AGLI INVESTIMENTI NELL’AREA INDUSTRIALE DI BRINDISI
a) Per le aziende già insediate nella zona industriale di Brindisi è estremamente difficile effettuare ampliamenti, nuovi investimenti, adeguamenti strutturali ecc…, in quanto si devono attuare le procedure per i piani di caratterizzazione, le analisi successive e le eventuali bonifiche con tempi e costi incompatibili con qualsiasi iniziativa industriale. Ciò produce il congelamento della situazione attuale.
b) Diversi terreni sono stati caratterizzati dal SISRI e resi disponibili per nuovi insediamenti industriali. Si riscontrano però ancora difficoltà per l’ottenimento delle licenze edilizie.
Azioni:
• incontri con Assessorato Regionale all’Ambiente/ARPA, Provincia, Comune e SISRI per pervenire rapidamente ad un Protocollo che fissi procedure con modalità e tempi certi e compatibili con le esigenze di rapidità degli investimenti.
Considerazioni:
• alla luce dei risultati sino a tutt’oggi acquisiti a valle delle varie iniziative assunte (caratterizzazione, carotaggi, monitoraggi effettuati dall’università di Lecce) è opportuno sensibilizzare le Istituzioni locali al fine di promuovere specifici incontri con il Ministro dell’Ambiente volti all’esigibilità delle aree per gli investimenti industriali.
Legge 181
Risorse finanziarie per nuovi investimenti teoricamente esigibili, con modalità più vantaggiose rispetto alla nuova normativa in materia di finanza agevolata, previste nella legge finanziaria in favore del “distretto di Brindisi”.
La definizione “distretto di Brindisi” al momento non consente di utilizzare i fondi a disposizione.
Azioni:
• utilizzare tavoli di confronto con il Ministro delle Attività Produttive, per pervenire alla definizione di un concetto territoriale chiaro (es. Comune di Brindisi o elenco dei Comuni interessati), al fine di superare l’impasse esistente.
POLO ENERGETICO BRINDISINO
Parrebbe sia stato praticamente concluso il lavoro del Gruppo Tecnico, costituito da parte delle Istituzioni locali sull’assetto impiantistico del Polo energetico brindisino e sui livelli di emissione. Si ritiene necessario che ciò debba produrre effetti concreti e positivi in tempi rapidi.
Azioni:
• avviare un tavolo con le Istituzioni locali per dare un contributo alla successiva definizione delle convenzioni, che è auspicabile siano concluse tempestivamente; in particolare, analizzando le possibili utilizzazioni a fini produttivi delle ceneri, dei gessi e di altri residui di combustione. Infatti, negli anni sono stati realizzate alcune iniziative in tal senso, così come altre proposte di investimento sono rimaste ancora senza concreta attuazione.
Criticita’:
• il perdurare della fermata degli impianti EDIPOWER, come già evidenziato negli incontri effettuati con le OO.SS. e con le aziende operanti all’interno della Centrale, suscita nelle Parti vivissime preoccupazioni. Sono, infatti, a rischio non meno di 500 posti di lavoro, tra diretti ed indiretti, che interessano circa 70/80 aziende.
Inoltre potrebbe essere vanificato anche il consistente investimento previsto da EDIPOWER per 300 milioni di Euro, per interventi di ambientalizzazione.
ENIPOWER: Progressivo completamento dei lavori e conseguente decantierizzazione con riduzioni di personale in atto.
CHIMICA/GOMMA E PLASTICA
BASELL/POLIMERI EUROPA
La recente conferenza di servizi tenutasi presso il Ministero dell’Ambiente ha dato il via libera ai nuovi investimenti di BASELL e POLIMERI EUROPA ed ha anche sancito l’importanza dell’impianto di trattamento delle acque di falda già costruito dal consorzio multisocietario.
Azioni:
• sollecitare le Istituzioni locali per una rapida definizione degli atti amministrativi ed autorizzativi propedeutici alla cantierizzazione e costruzione.
Richiedere alle Istituzioni locali l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto per iniziare la bonifica dell’acqua di falda.
INVESTIMENTI CONSORZIO BRINDISI POLIMERI
La proposta di contratto di programma in questione non ha ancora avuto l’accesso ai previsti finanziamenti.
Azioni:
• concretizzare l’incontro già più volte richiesto al Ministero delle Attività Produttive e/o alla Task Force per l’Occupazione presso la Presidenza del Consiglio.
Criticita’:
• si sta concludendo il periodo di mobilità per gli ex dipendenti DOW ed è in scadenza la CIG di lavoratori ex EVC.
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Tale strumento, nato a valle delle dismissioni avvenute nel settore della chimica (EVC e DOW), è di fondamentale rilievo per lo sviluppo del territorio, in quanto ampliato rispetto all’ambito originario.
Tuttavia, l’attuale evoluzione dei contenuti di tale accordo non sono stati portati a conoscenza di tutte le Parti.
Azioni:
• rilanciare il Tavolo Tecnico regionale di coordinamento, rivisitando il lavoro sin qui svolto e mettendo a regime con rapidità gli interventi necessari, nonché i fondi relativi.
Criticità:
• è ancora irrisolta la ricollocazione dei dipendenti ex EVC, oggetto dell’accordo sottoscritto in sede ministeriale per l’inserimento degli stessi lavoratori negli impianti utili per la chiusura del ciclo dei rifiuti.
A tal proposito, le Parti richiedono alla Regione Puglia di velocizzare
l’iter autorizzativo per la costruzione e la messa in esercizio degli
impianti previsti.
AERONAUTICA
CONTRATTI DI PROGRAMMA
Sono in fase di completamento le istruttorie delle pratiche dei contratti di programma preselezionati positivamente dall’apposita Commissione Regionale.
Per quanto riguarda le proposte della Società Consortile IMA il TAR ha accolto l’istanza presentata dalla stessa società. Sarebbe auspicabile, attraverso un ruolo attivo delle Istituzioni locali, prevenire ulteriori fasi di contenzioso legale (eventuale ricorso al Consiglio di Stato) mediante un processo negoziale, che consenta il recupero anche di tale progetto.
Azioni:
per valorizzare tale importante comparto, è opportuno un elevato coordinamento da parte della Regione, per meglio canalizzare le possibili ricadute sul nostro territorio.
In tal senso viene valutata positivamente la recente iniziativa congiunta Regione/UPI Regionale, volta alla definizione di un Accordo di Programma specifico per il settore aeronautico pugliese, attraverso un ampio processo di concertazione.
Inoltre, è necessario definire con le Istituzioni locali un percorso che possa consentire l’utilizzazione dell’Hangar Savigliano, attualmente in concessione al PAM, dedicandolo alle manutenzioni e trasformazioni di aerei, potenziando, in tal modo, il comparto nel territorio.
Criticità:
• il perdurare dello stato di crisi produttiva dello stabilimento di Brindisi della AVIO S.p.A., rende necessario l’urgente intervento della Regione e del Governo, per il rilancio dell’attività di tale azienda.
RICERCA E INNOVAZIONE
Le Parti ritengono strategico per uno sviluppo armonico del territorio la nascita di un polo universitario.
Il ritardo nella definizione della problematica PASTIS sta rallentando enormemente le strategie di rilancio del Comprensorio della ricerca che se valorizzato può rappresentare un vero punto di forza e di eccellenza per tutto il territorio.
Peraltro, si sta accompagnando con risultati incoraggianti il processo di integrazione tra mondo della produzione e mondo della ricerca e dell’università.
A tal proposito, le Parti giudicano fondamentale, alla luce delle emergenze legate al polo energetico, il ruolo del Centro ricerche ENEL, al quale va affidata una chiara missione e fondi adeguati sia per individuare tecnologie, per contenere sempre più l’impatto ambientale, che per ricadute produttive a valle dell’attività energetica.
Inoltre, la definizione delle problematiche innanzi citate può sicuramente agevolare nuovi insediamenti produttivi ad alta tecnologia. Infatti, non risulta del tutto definito il Protocollo sottoscritto con la Provincia per l’insediamento della società DATA MANAGEMENT che rientra nei contratti di programma che stanno per essere finanziati dalla Regione Puglia.
Azioni:
• approfondire l’argomento con incontri monotematici con le Istituzioni locali, nonché coinvolgere a pieno la Regione.
MULTISERVIZI, PIANI D'IMPRESA , LSU
La ormai imminente scadenza di piani e progetti, in tutte le realtà comunali del territorio, ma in particolare negli enti gestori Comune di Brindisi e Provincia, richiede un serrato confronto, al fine di utilizzare tutti gli strumenti possibili per dare risposte a queste problematiche.
Azioni:
• riattivazione urgente di specifici tavoli tematici nelle varie Amministrazioni, per individuare soluzioni strutturali alla questione.
CONCLUSIONI
Le situazioni e le criticità sopra riportate costituiscono solo alcune delle gravi emergenze in atto nel territorio della provincia di Brindisi. Le Parti sottoscrittici del presente protocollo intendono dare corpo e corso ad una rapida accelerazione verso la soluzione di queste problematiche, tenuto conto che il sistema produttivo industriale, fondamentale per l'economia del territorio, si compone sostanzialmente di settori tra i meno colpiti dalla crisi di mercato, nazionale e mondiale, ed anzi presenta straordinarie opportunità: basti pensare alla chimica, all'energia ed all’aeronautica.
Tutte queste attività, possono rappresentare nel breve, medio e lungo termine fonte di occupazione e di reddito stabile.
Per conseguire gli obiettivi proposti dal presente documento le Parti, ciascuno per le rispettive forme di rappresentanza, si impegnano ad avviare tutte le iniziative utili in merito alle problematiche individuate.
Brindisi, 1 luglio 2005
ASSINDUSTRIA BRINDISI CGIL UGL
CISL CONFSAL
UIL
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