Brindisi, 15/04/2003

La Senatrice Stanisci chiede chiarimenti sulla centrale a carbone

La Senatrice Rosa Stanisci, seguito della visita conoscitiva che una delegazione dei DS ha effettuato ieri presso il molo carbonifero di Costa Morena, ha inviato un'interrogazione ai Ministri delle Infrastrutture, delle Attività produttive e dell'Ambiente.
La Senatrice osserva che "nella zona di Costa Morena presso il porto di Brindisi, la movimentazione del carbone, per la centrale EDIPOWER, recentemente autorizzata all'utilizzo di tale combustibile, e dei residui di combustibile, ceneri e gessi, prodotti dalla centrale ENEL di Brindisi Sud, è effettuata con procedure, sistemi e mezzi rudimentali, tali da creare enormi problemi alla salute ed alla sicurezza dei lavoratori e dei cittadini e tali da rendere incompatibili tali operazioni con altri traffici di merci e di passeggeri.
Siffatti sistemi - continua l'esponente dei DS - stanno aggredendo con la loro sporcizia e l'indifferenza verso le norme di sicurezza, le banchine e gli spazi disponibili, pregiudicando di fatto la polifunzionalità del porto, nell'immediato, e la prossima stagione turistica.
Il porto di Brindisi non è l'unico in cui si movimenta carbone o altre merci, ma rimane l'unico in cui tutto ciò avviene con sistemi che sono ben lontani dall'utilizzare tecnologie e strutture in grado di rispettare l'ambiente e la sicurezza". La Senatrice giudica intollerabile che si autorizzino queste modalità in dispregio delle norme a tutela dell'ambiente e della salute delle persone e chiede ai Ministri se siano a conoscenza dei fatti, se non intendano promuovere procedure di controllo più efficaci e approfondite sia sulla quantità e sulle caratteristiche del carbone, sia sui residui del processo di combustione, se non ritengano opportuno favorire da parte dell'Autorità Portuale di Brindisi l'adozione di un piano regolatore degli spazi delle banchine, evitando promiscuità e garantendo distanze, se, assieme ai produttori di energia, siano in grado di fornire l'esatta quantità del carbone movimentato per l'oggi e il domani, se non ritengano necessaria una temporanea sospensione della movimentazione del combustibile per la centrale EDIPOWER di Costa Morena, in attesa dell'individuazione di nuovi spazi e dell'adozione di procedure meglio rispettose dell'ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini e se siano di loro conoscenza i motivi per i quali non viene utilizzata in maniera continuativa per la movimentazione del combustibile una struttura costata diversi miliardi di lire quale il nastro trasportatore per il carbone, struttura che, per quanto riguarda la centrale ENEL di Brindisi, offrirebbe maggiori garanzie di compatibilità ambientale.

Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi