Brindisi, 09/07/2005
Presentata l'associazione politico-culturale "Tuttinsieme"
Si è tenuta in mattinata a Brindisi la presentazione ufficiale dell’associazione politico-culturale “Tuttinsieme”.
Il nuovo organismo intende sviluppare la sua presenza sul territorio e sollecitare, da protagonista, il dibattito intorno ai temi politici e programmatici del riformismo un progetto ambizioso che un gruppo di amici i soci fondatori della stessa, intendono lanciare a loro e a tutti coloro che ritengono mature le condizioni per lavorare intorno alla nascita di soggetto politico di democrazia avanzata che riesca a coniugare sviluppo e solidarietà.
Aderiscono personalità di diverse esperienze politiche che danno il senso della pluralità del dibattito che deve animare la vita dell'Associazione stessa.
- Rappresentanti istituzionali e dirigenti politici dei DS, dello SDI, della Margherita
- Indipendenti di sinistra presenti nelle Istituzioni
- Esperienze politiche maturate nell'ambito delle liste civiche collegate col centro sinistra soprattutto nella città capoluogo.
- Giovani e donne che abbiamo incontrato durante le passate regionali e durante la recente campagna elettorale referendaria che intendono fare esperienza politica.
L'attenzione organizzativa maggiore la intendiamo rivolgere verso i giovani e le donne, vedremo poi come svilupparla, per cercare di superare il gap della politica tra proponimenti e costruzione concreta di classi dirigenti autonome.
In questi mesi estivi saremo impegnati a reperire sedi sul territorio, a partire dalla città capoluogo, per garantire una vita alla associazione, con il primo obiettivo di tenere alla ripresa autunnale una iniziativa pubblica con la partecipazione di personalità politiche nazionali molto legate al tema della nascita della casa dei riformisti.
Perché nasce una associazione con queste caratteristiche:
- Il dibattito che viene recepito dalla società è molto legato alla congiuntura politica ( stare insieme, separarsi, partito unico, visibilità, radici da non disperdere ) e non alla portata ideale e valoriale degli obiettivi che si perseguono con le politiche
- Le esperienze di governo vengono sminuite della loro portata innovativa perché configgono subito con gli assetti ( il cosa mi tocca che prevale sul cosa intendo fare)
- Temi importanti come quello proposto dalla associazione che vengono vissuti in maniera residuale dalla periferia
- Perché quindici anni di transizione della politica italiana stanno minando principi cardine del fare politica, frustrando energie, sensibilità culturali
E allora tra ritorno al sistema proporzionale, alla nascita di un grande contenitore dei moderati, alla marginalità delle ali estreme dello schieramento politico italiano l'associazione fa una scelta di campo bel definite:
- l'assunzione irreversibile del sistema maggioritario come sistema di governo dell'articolato Istituzionale
- la costruzione di un sistema politico bipolare moderno e quindi nel centro sinistra la nascita di un partito riformista, di democrazia avanzata che rappresenti e comprenda le diverse anime del riformismo italiano.
Da qui tutte le scelte conseguenti:
- le primarie regolate con leggi dello Stato Italiano (oggi sono solo una conta quando non si è d'accordo)
- la costruzione di programmi veramente alternativi tra gli schieramenti
- la costruzione di regole condivise che rafforzino la democrazia ed il sistema bipolare ( informazione, antitrust, economia, spesa di investimento pubblica, giustizia, terzietà e poteri dello Stato ).
Giuseppe Romano, presidente dell’Associazione dichiara: “Operiamo a Brindisi e sul suo territorio, vogliamo attrezzarci per dare al nostro territorio un contributo di idee e di programmi che: la aiutino ad uscire dalle secche pericolose in cui si trova. Ci organizziamo per sessioni di lavoro, le cui conclusioni verranno dibattute in iniziative pubbliche Cercheremo di essere presenti e puntuali nel dibattito politico.
Ci impegniamo a migliorare il tono ed il merito del confronto programmatico. Nasciamo ed intendiamo crescere per un progetto politico. Non ci interessano i contro ma i per.”
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