Ostuni, 15/07/2005
Al via "Un'emozione chiamata libro 2005"
Giovanna Gagliardo, Marco Tullio Giordana, Domenico Starnone, Gianna Schelotto, Gian Antonio Stella, Alessandro Piperno, Massimo Carlotto, e Raffaele Nigro.
Questi l’elenco definitivo della nona edizione de «Un’emozione chiamata libro: incontro con gli autori, estate 2005» che riempirà le serate delle Città Bianca dal 18 luglio al 12 agosto.
Tutti gli incontri si svolgeranno come di consueto ad Ostuni nel Chiostro di Palazzo San Francesco con inizio alle 21.
Il tema della kermesse letteraria quest’anno sarà “Onora il Padre e la Madre? (e il punto interrogativo è d’obbligo).
“Padre nostro, Madre nostra. Il mestiere di essere Padre e Madre. Il mestiere di essere figli. Grandi padri e grandi madri. Padri piccoli e piccole madri. Bisogno e nostalgia di grandi padri e grandi madri. Padri assenti e padri pre-senti. Madri assenti o troppo presenti. Padri che aiutano i figli a crescere. Padri-padroni che impediscono ai figli di crescere. Figli che, per crescere devono anche disobbedire al padre e alla madre. Padri e madri che capiscono, e riescono a fare un passo indietro. Padri e madri che non capiscono, fanno male e si fanno male.
Si comincia lunedì prossimo 18 luglio con Giovanna Gagliardo che presenterà il film “Bellissime, il Novecento vi-sto dalla parte di “lei”, pellicola presentata alla Mostra del Cinema di Venezia. Una serata dedicata alla scrittura attraverso le immagini, in memoria delle nostre madri e delle madri delle nostre madri.
IL FILM-LIBRO: Il film si snoda in quattro capitoli: Le madri del Novecento, Donne tra passato e futuro, Penelope va alla guerra e Nessuno le può giudicare. Documenti storici del'Archivio Luce, spezzoni di film, canzoni popolari, qualche intervista, sono i materiali che fanno da tessuto alla trama della grande avventura femminile che in cento anni ha ridisegnato la propria immagine e il proprio ruolo nella famiglia e nella società.
Giovanna Gagliardo, piemontese, ha iniziato come giornalista ( "II Messaggero, "Repubblica", "L'Espresso"), e ha esordito nel cinema , come autrice, con un film di culto, "Maternale" , del 1978 ( con Carla Gravina), poi ha diretto "Via degli specchi" (con Nicole Garcia e Milva), ha scritto e realizzato un documentario sull'origine del movimento psicoanalitico italiano intitolato "Passi della memoria"( 1985), il film "Caldo soffocante" (con Christine Boisson, Ennio Fantastichini e Gabriele Ferzetti), "Viva l'Italia" ( la storia del nostro Novecento ricostruita attraverso canzoni popolari e di protesta)... Collaboratrice e assistente alla regia di Miklòs Jancsò, è autrice delle sceneggiature di tutti i suoi film italiani ("La Pacifista", "Roma rivuole Cesare", "Vizi privati e pubbliche virtù"). Ha fatto parte della Commissione Consultiva Cinema nei primi anni Novanta, e nello scorso biennio.
Il secondo appuntamento è in programma mercoledì 20 luglio con la partecipazione del regista Marco Tullio Giordana che presenterà il libro: Vita segreta del signore delle macchine (Mondadori).
IL LIBRO: Dal regista de "I cento passi" e "La meglio gioventù" un romanzo lucido e disincantanto che racconta la storia di un giovane medico, brillante, ricco e ammirato. Ormai passata la stagione dell'attivismo politico, ricade nelle spire di un tempo ormai privo di senso e si ritrova coinvolto in un cupo affare di terrorismo. Diventato suo malgrado protagonista di un caso giudiziario, finisce per fuggire in un Sudamerica sudato e corrotto, immerso nell'oscurità del proprio passato e nel-l'abisso di sogni che si sono trasformati in incubi. Come quelli dei suoi compagni di un'epoca lontana, le cui strade si sono da tempo divise ma finiscono per convergere in un ultimo incontro che ha tutto il sapore di una maledizione.
Marco Tullio Giordana inizia negli anni Settanta la sua carriera nel cinema, collaborando con Roberto Faenza per Forza Italia (1977) e debuttando nel lungometraggio con Maledetti, vi amerò (1979), presentato al Festival di Cannes e vincitore del primo premio a Locarno. Successivamente è autore per Antonio Margheriti del soggetto di Car crash (1981), e torna alla regia con l’ambizioso La caduta degli angeli ribelli (1981), che tratta il tema del terrorismo. Nell’82, realizza per il festival di Salsomaggiore il video musicale Young person’s guide to the orchestra, da Benjamin Britten; due anni dopo, adatta felicemente per il piccolo schermo, il romanzo di Carlo Castellaneta Notti e nebbie incentrato sul personaggio d’un fascista che vive a Milano il tramonto della repubblica di Salò. È dell’87 Appuntamento a Liverpool, confusa vicenda costruita attorno alla tragedia dello stadio Heysel di Bruxelles; del ‘91 l’episodio La neve sul fuoco, contenuto ne La domenica specialmente. È del 1995 Pasolini: un delitto italiano, una ricostruzione del processo Pelosi e degli interrogativi sulla uccisione di Pasolini, ancora senza risposta. A I cento passi (2000), presentato al Festival di Venezia, dove ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura, ha fatto seguito il recentissimo La meglio gioventù (2003), saga familiare attraverso la quale si ripercorre la storia della nostra Repubblica e Quando sei nato non puoi più nasconderti, dedicato al dramma dell’immigrazione clandestina e presentato al Festival del Cinema di Cannes.
Il terzo incontro si svolgerà venerdì 22 luglio con la partecipazione di Domenico Starnone che presenterà: «Labilità” per il tema «La madre, ce l’hai sempre…».
IL LIBRO: "Fantasmi. Che vengono da lontano. Che scardinano il tempo. Che amano il chiuso degli appartamenti. Il maturo scrittore, protagonista di questo romanzo e del romanzo che sta scrivendo, lascia le porte aperte ai fantasmi. E loro arrivano. Sono cortei di animali bizzarri, una madre splendida di giovinezza, un padre che continua a morire, un amico di infanzia..."
Domenico Starnone, napoletano, vive e lavora a Roma. Ha insegnato a lungo nella scuola media superiore e si è occu-pato di didattica dell'italiano e della storia. Per i "Classici" di Feltrinelli ha introdotto, tra l'altro, "Cuore" di Edmondo De Amicis. Ha lavorato e lavora molto per il cinema come sceneggiatore. Ha scritto quattro libri sulla scuola, "Ex cattedra", "Fuori registro", "Sottobanco", "Solo se interrogato. Appunti sulla maleducazione di un insegnante volenteroso", da cui sono stati tratti i film "La scuola" di Danielel Luchetti e "Auguri professore " di Riccardo Milani.
E' autore dei seguenti romanzi, tutti pubblicati da Feltrinelli: "II salto con le aste" ( 1989), "Segni d'oro" (1990), "Eccesso di zelo" (1993), "Denti" (1994, da cui Gabriele Salvatores ha tratto il film omonimo), fino ad arrivare al bellissimo "Via Gemito" del 2000, premiato con lo Strega 2001, il Premio selezione Campiello dello stesso anno, e anche il Premio Napoli e il Premio Corrado Alvaro.
Per il quarto appuntamento, martedì 26 luglio, ospite di Anna Maria Mori sarà, Gianna Schelotto che presenterà il libro: «Ricordati Papà» (Mondadori ed.) sul tema “L'enigma del rapporto padre-figlia: amore, complicità, incesto..."
IL LIBRO: La psicoioga e scrittrice Gianna Schelotto ci introduce con coraggio, competenza, e la sua apprezzatissima abi-lità di racconto ( i suoi libri sono tutti best-sellers), in un territorio tanto centrale quanto ambiguo e difficile. Quello, appunto, del rapporto padre-fìglia, un punto cruciale nella vita emotiva di molte persone, in equilibrio tra le strutture ancestrali e i mu-tamenti sociali. L'indeboilimento della figura paterna all'interno della struttura familiare infatti, ha portato la storica alleanza tra padre e figlia a trasformarsi nell'unione di due deboli, portatrice più di ansia che di sicurezza...
Gianna Schelotto , dopo Io straordinario successo della prima volta, torna per la seconda volta alla manifestazione lettera-ria di Ostuni "Un'emozione chiamata libro". Psicoioga specializzata in terapia della coppia e in psicosomatica, collabora a quotidiani e settimanali. Tra i suoi libri più famosi " Una fame da morire"(1992), "Caino il buono"(1993), "II sesso, probabil-mente" (1995- Premio Leonida Repaci), "Nostra ansia quotidiana" (1998), "Distacchi e altri addii"(2002) e "Uomini altrove" (2004)
Il quinto appuntamento, in programma martedì 29 luglio, vedrà ad Ostuni il giornalista de «Il Corriere della Sera», Gian Antonio Stella, che presenterà il libro, “Il Maestro magro” per il tema: «Padri poveri e poveri figli».
IL LIBRO: L'esordio nel romanzo di una grande firma del "Corriere della Sera": è la storia di quando "eravamo povera gen-te", povera di cibo, di vestiti, e di capacità di leggere e scrivere. Secondo una vecchia legge promulgata per contrastare quello che allora e ancora oggi è un male endemico italiano, l'analfabetismo, si prometteva lavoro e stipendio a un maestro che si dimostrasse capace di riuscire a mettere insieme una classe intera di adulti analfabeti.
Il romanzo è la storia di un giovane maestro che a Torino forma una classe di "terroni" analfabeti adulti: un figlio che si trova a fare da padre a chi, anagraficamente, gli è padre...
Gian Antonio Stella è giornalista al "Corriere della Sera". Unisce alla passione per la scoperta della notizia inedita , il gusto dell'inchiesta politica o di costume, una straordinaria capacità di scrittura nella quale riesce quasi miracolosamente a coniugare brillantezza dello stile e indignazione morale ( mercé rara...) che però non scade mai nella saccenteria pedante.
Questo è il suo primo romanzo. Prima d'ora aveva scritto con grande successo di pubblico e critica libri di saggistica, "Schei", o "L'Orda" che è stato presentato a "Un'emozione chiamata libro" nell'edizione del 2003.
Il sesto appuntamento è in programma venerdì 2 agosto con Alessandro Piperno che presenterà: «Con le peggiori intenzioni» (Mondadori ed.) per “II mio romanzo rispecchia l'infelicità di un figlio, quindi il fallimento di una madre...": la capacità di confrontarsi, anche duramente, con le proprie radici”.
IL LIBRO II romanzo, lo scrittore, e il "caso letterario" dell'anno: la marcia trionfale di Alessandro Piperno ( 32 anni, contrattista di letteratura francese all'Università romana di Tor Vergasta) comincia il 15 febbraio ultimo scorso quando esce il suo romanzo d'esordio, e quindici giorni dopo è già primo in tutte le classifiche dei bestsellers italiani. Piperno conquista le copertine del magazine del "Corriere della Sera", per la prima volta ( dopo Paletti) è ospite di un'intera puntata di "Otto e mezzo" di Giuliano Ferrara. Per lui si conia addirittura il termine "pipernismo". Il suo romanzo è l'epopea di una famiglia e-brea romana vista nelle sue tre generazioni, tra grandi ricchezze e crack finanziari, tradimenti e amori infelici, il tutto visto e raccontato dal suo ultimo rappresentante, Daniel, un giovane nipote che ripercorre tutte queste vicende in modo iconoclasta e furioso. "Con le peggiori intenzioni", ha scritto uno dei moltissimi critici entusiasti del romanzo, " è un affresco impietoso e davvero sorprendente in un milieu opulento e fatuo, rappresentato con una scrittura al vetriolo..."
Alessandro Piperno, secondo figlio di una coppia mista (padre ebreo, madre cattolica), ha trentadue anni ed è professore a contratto a Tor Vergata Letteratura Francese, a Roma. Scrive sulla rivista "Nuovi Argomenti". E' autore ad oggi di un solo libro di saggi "Proust antiebreo", pubblicato da Angeli cinque anni fa.
Il settimo appuntamento è in programma venerdì 5 agosto con la partecipazione di Massimo Carlotto che presenterà il libro “Niente, più niente al mondo” (edizioni E/O) con la Lettura teatrale ( alla presenza dell'autore) di CRESCENZA GUARNIERI sul tema "Col maschio, se riesci a non farlo bucare e purché non finisca in galera, il gioco è fatto. Do-po la scuola se ne va a lavorare...Ma con la femmina è diverso. Da quando nasce devi progettare il suo futuro, al-trimenti si fotte lei e ti fotti anche tu...".
IL LIBRO: Un piccolo- grande libro intorno al quale c'è una vera e propria gara di attrici per accapararsi il diritto a interpretarlo a teatro. Come sempre, Carlotto sceglie il mondo di oggi come sfondo dei suoi racconti, e il linguaggio dei giovani come suo. "Niente, più niente al mondo" è il racconto, teso e vibrante di una quotidiana tragedia familiare. Sullo sfondo la Torino dei quartieri operai, che operai non sono più. L'arrivo e la difficoltà di convivenza con gli extracomunitari. La mancanza di lavoro. La totale assenza di prospettive di vita "di qualità": la pensione, la difficoltà di sbarcare il lunario quando non si è più produttivi. L'assenza di strumenti culturali per opporsi allo squallore dell'esistenza. La Tv modello e unico sbocco e sfogo. E il tutto finisce con l'esplodere in tragedia all'interno , appunto, della famiglia.
Massimo Carlotto ( padovano), classe 1956, è noto o notissimo Soprattutto al pubblico giovanile, come autore di "noir" tradotti in vari paesi. Ha scritto romanzi di grande successo. Ne citiamo solo alcuni: "La verità dell'Alligatore", "II mistero di Mangiabarche", "Nessuna cortesia all'uscita", "II corriere colombiano", "II maestro di nodi" e "L'oscura immensità della mor-te".
L’ottavo e ultimo appuntamento è in programma mercoledì 10 agosto con la partecipazione del giornalista pugliese, Raffaele Nigro che presenterà il suo ultimo libro, “Malvarosa”, (Rizzoli ed.) sul tema "Fu una delle poche volte che portai la mamma sulla mia moto e le sentii dire che era bello quel vento che si infilava dappertutto. E io fui felice di averla con me, appollaiata sulle mie spalle..."
IL LIBRO. "Un romanzo che pone, allo stesso tempo, domande sul passato, sul presente e sul futuro dell'identità meridionale", ha sintetizzato Renato Minore sul "Messaggero" di Roma. E' la storia di Eustachio Petrocelli, sequestrato, insieme all'amico tunisino Majid El Moussi, da un gruppo di guerriglieri, vicino a Tagaste. Nel buio della prigione Eustachio racconta della sua terra, Metaponto, della varia umanità in mezzo alla quale ha vissuto, e che lo ha formato. Vince su tutti la sua famiglia, perennemente in subbuglio e agitata dal bigottismo di mamma Cettina e dalle stravaganze di zia Sinforosa che si lava solo nello Jonio per paura di annegare nella vasca da bagno...
Raffaele Nigro vive e lavora a Bari, dove è caporedattore della sede Rai. E' autore di romanzi belli e importanti, tradotti in molte lingue. Tra gli altri, "I fuochi del Basente" 81987- Premio Supercampiello), "Ombre sulPOfanto" (1992- Premio Grinzane Cavour), "Diario Mediterraneo" (2000- Premio Cesare Pavese).
Il programma completo con le schede di tutti gli scrittori sarà pubblicato integralmente sul sito Internet del Comune di Ostu-ni: www.comune.ostuni.br.it
COMUNICATO AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI OSTUNI |