Brindisi, 15/07/2005
Rigassificatore: le risultanze dell'odierna conferenza stampa
Si è svolta stamani, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo di Città, una conferenza stampa convocata dal sindaco Domenico Mennitti e dal presidente della Provincia Michele Errico per annunciare una manifestazione pubblica, organizzata dai due Enti locali, che si terrà lunedì 25 luglio per rilanciare il nuovo modello di sviluppo per Brindisi e bocciare, ancora una volta, la proposta di realizzazione di un impianto di rigassificazione.
Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti – oltre al primo cittadino e ad Errico, gli assessori ed i capi gruppi comunali e provinciali e le associazioni ambientaliste, Mennitti ha ribadito che l’iniziativa del 25 luglio vedrà l’adesione anche della Regione Puglia, dei Comuni del Brindisino e delle altre province pugliesi.
“E’ da circa un anno – ha affermato Mennitti – che Comune e Provincia hanno unito le forze per contrastare la realizzazione del rigassificatore. Ciò che mi preme sottolineare è che la nostra non è una lotta contro qualcuno o qualcosa, ma a favore della volontà dei cittadini che vogliono un diverso modello di sviluppo e che più volte hanno ribadito la propria contrarietà all’impianto, supportati dai pronunciamenti dei consigli comunale e provinciale. Il ‘no’ al rigassificatore si identifica con il ‘sì’ ad un differente modello di sviluppo della città che, peraltro, è quello in parte proposto ed illustrato nel corso del convegno ‘Città d’Acqua’. A tal proposito, va detto che al convegno ha fatto seguito la stesura di un protocollo d’intesa che l’Amministrazione comunale ha già provveduto ad inviare alla Provincia, alla Regione Puglia e alla società ‘Sviluppo Italia’, finalizzato alla costituzione di una società a cui saranno conferiti i poteri per la realizzazione degli interventi previsti”.
Quanto alla data scelta per lo svolgimento della manifestazione, Mennitti ha affermato che “indubbiamente si tratta di un giorno poco felice, visto che molta gente è in vacanza, ma è giusto che la città faccia sentire le proprie ragioni proprio mentre c’è il tentativo della Brindisi LNG di realizzare le prime opere propedeutiche alla costruzione dell’impianto. In ogni caso, abbiamo deciso di non far transitare il corteo davanti alla sede della società inglese per evitare qualsiasi spinta emozionale da parte dei manifestanti”.
Il Sindaco, inoltre, ha annunciato una importante novità che scaturisce dall’ennesimo pronunciamento del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici il quale, in risposta ad una precisa richiesta dell’Autorità Portuale di Brindisi, ha chiarito che in precedenza lo stesso organismo non aveva dato un ‘suggerimento’, ma aveva ravvisato la “necessità che sia definita la progettazione relativa all’intervento infrastrutturale, nella sua completa articolazione (e quindi anche in riferimento alla ‘colmata’), così da rendere piena consapevolezza dei contenuti tecnici ed ambientali e delle interazioni con l’ambito portuale e con il territorio dell’intera opera in sede di acquisizione dei pareri delle Amministrazioni competenti ai sensi della legislazione vigente, ciò preliminarmente all’avvio di qualsiasi tipo di intervento”.
Pertanto, la colmata prevista nella prima fase, “ancorché ne sia stata dimostrata la fattibilità tecnica, va necessariamente inquadrata nella completa articolazione dell’intervento infrastrutturale previsto”.
Sulla base di tale pronunciamento, pertanto, l’Autorità Portuale ritiene che “non si appalesano sussistere le condizioni per il rilascio del nullaosta richiesto”.
“Da qui la nostra decisione – ha concluso il Sindaco – di inviare un atto di diffida alla Capitaneria di Porto perché eserciti i poteri di autotutela, annullando e/o revocando tutti i provvedimenti autorizzatori rilasciati in favore di chiunque e volti all’esecuzione dei lavori connessi alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione nel porto di Brindisi”.
Nel suo intervento, invece, il presidente Errico ha ribadito che “il territorio di Brindisi ospita già sette impianti ad alto rischio di incidente rilevante e 24 impianti ad alto rischio ambientale. Un motivo in più per sostenere la nostra netta contrarietà rispetto alla realizzazione di un rigassificatore. Ed alle decisioni assunte sino ad oggi dal Comune e dalla Provincia va aggiunta la ferma opposizione espressa in più occasioni dalla popolazione brindisina. Ecco perché mi sento di affermare che da oggi in poi nessun progetto potrà essere autorizzato contro la volontà dei cittadini”.
Errico ha insistito anche sulla necessità di coinvolgere a pieno titolo la Magistratura: “La Procura della Repubblica – ha concluso - dovrà stabilire se ci sono delle anomalie nel processo autorizzativo e se sono state tenute presenti tutte le ragioni per cui il territorio brindisino non può ospitare anche un rigassificatore. In un modo o nell’altro, comunque, bloccheremo il rigassificatore e porteremo avanti il nostro modello di sviluppo, forti anche delle risorse che saranno destinate a Brindisi grazie alla firma dell’accordo di programma quadro”.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI BRINDISI
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