Ceglie Messapica, 18/07/2005

Abusi sessuali su minorenne. Un arresto

La Squadra Mobile ha condotto in carcere, ieri mattina, Giuseppe Gallone, nato a Ceglie Messapica (Br) l’1 luglio del 1958, sul quale pende un’ accusa gravissima: aver compiuto atti sessuali in danno di una bimba di appena 6 anni.
L’indagine ebbe avvio nel giugno del 2004, allorquando i nonni della minore, residenti a Parma, ospitarono per un breve periodo di soggiorno la propria nipotina, che vive a Ceglie Messapica con la madre ed il convivente di questa, il citato Gallone, che di mestiere fa l’addestratore di cani.
L’anziana coppia, notando un comportamento connotato da grande turbamento e squilibrio della bimba, decideva di rivolgersi ai servizi sociali della città emiliana, per valutare possibili problematiche psicologiche.
Nel frattempo, una volta rientrati assieme alla nipotina a Ceglie e perdurando la sintomatologia di cui si è detto, i nonni decidevano di consultare anche i servizi sociali di Mesagne e, su consiglio di questi, il Tribunale dei minorenni di Lecce che, nel settembre successivo, autorizzava la coppia di anziani a portare al seguito la piccola in quel di Parma, in attesa che fossero compiuti approfonditi accertamenti ed indagini da parte della Squadra Mobile di Brindisi, nell’occasione delegata dal sost. proc. della Repubblica, dr. Antonio Negro.
Al riguardo l’esito della delicata attività investigativa risultava tristemente compromettente per il Gallone.
Infatti, gli uomini della Polizia di Stato di Brindisi appuravano che quest’ultimo per anni e con cadenza quotidiana costringeva la bimba a soggiacere alle proprie perversioni sessuali e, qualora non bastasse, imponeva alla convivente, madre della minore, di fare assistere quest’ultima a reiterati rapporti intimi.
Il tutto avvenuto in un contesto di degrado sociale e di vera e propria devianza, tantè che nel corso della perquisizione operata nella abitazione di Ceglie Messapica, dove il Gallone abita, il sost. Commissario Angelo Laera e l’Isp.capo Carmelo Guglielmi hanno sequestrato d.v.d. ed altro materiale a sfondo sessuale di contenuto a dir poco raccapricciante. Che il Gallone, padre di un figlio e separato dalla ex moglie, fosse un soggetto, per l’argomento di cui si tratta, “a rischio” è stato evinto da alcune testimonianze acquisite dagli investigatori della Squadra Mobile, secondo cui l’arrestato ha sempre avuto abitudini sessuali e gusti verso il “porno estremo” e mostrava una insana attrazione sessuale nei confronti di bambine, fanciulle della fascia di età compresa tra i tre ed i sei anni.
Il provvedimento di cattura richiesto dal dr. Negro, pertanto, è stato emesso atteso il concreto pericolo di reiterazione delle condotte contestate al Gallone, considerata l’assoluta incapacità dello stesso a tenere a freno i propri istinti.
Un rischio di reiterazione che in concreto, a parere del G.I.P. Alcide Maritati, potrebbe condurre il reo a compiere ulteriori atti violenti ai danni di altri minori, estranei al suo nucleo familiare, tenuto conto del fatto che non ha provato alcuna remora ad abusare della figlia della convivente e che sembrerebbe dedito a pratiche sessuali anche mercenarie.
Il Gallone è da ieri ristretto presso il carcere di Brindisi.

COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI