Brindisi, 29/07/2005

Il porto della vergogna

L’agonia del nostro porto torna a fare notizia puntualmente ogni estate. Nel corso della stagione invernale si parla di programmazioni faraoiniche, di grandi infrastrutture e nei mesi scorsi la grande apertura, purtroppo solo sulla carta al traffico crocieristico.
Nel corso della stagione estiva, poi, ci si trova davanti ai problemi di sempre, le proteste da parte di chi passa a Brindisi per imbarcarsi (e statene certi non lo farà più), le invettive degli operatori turistici, le infrastrutture che fanno acqua da tutte le parti.
Negli ultimi giorni si sono scatenate le reazioni a livello politico: il senatore Specchia ha scritto al Governo, i parlamentari dell’Ulivo hanno lanciato la provocazione di chiudere il porto, da ultimo, questa mattina, il senatore Curto che ha chiesto al ministro Lunardi di revocare il mandato a Giannini, presidente dell’autorità portuale di Brindisi.
Sono gravi le accuse del presidente provinciale di An, che da alla stampa una notizia che seppure non accertata, lascerà parlare molto in città.
Curto sostiene che sarebbe pronta per Giannini la nomina di presidente del porto di Bari, al posto di Affinita. Se così fosse, sostiene Curto, sarebbe la prova accertata del perché Giannini sia stato mandato prima allAuthority brindisina.
Naturalmente abbiamo provato a trovare il dottore Giannini per verificare queste voci. Non siamo riusciti a contattarlo, ma siate certi che lo faremo nelle prossime ore.
Di certo, resta il fatto che porre in evidenza lo sfacelo dello scalo brindisino, per quanto possa fare orrore non fa più notizia. Il tutto mentre proprio al Terminal Passeggeri – falegnameria, senza aria condizionata, lo stesso Giannini insieme al sindaco Mennitti hanno ricevuto i loro ospiti per la presentazione dell’idea – progetto "Brindisi - città d’acqua.
L’aria condizionata non c’era per accogliere i rappresentanti di governo arrivati a Brindisi, figuriamoci se possa funzionare per i poveri turisti che sono arrivati per spostarsi in traghetto.
E nel frattempo si dà alla stampa la notizia che per la realizzazione del progetto città d’acqua si sta procedendo alla istituzione di una società a capitale pubblico di cui dovranno far parte Comune, Provincia, camera di commercio e autorità portuale. E’ ormai dalla gestione Ravedati che si parla di rilancio del porto, e se quel presidente almeno ha fornito un contributo in termini di progettazione, è difficile verificare l’operato di Giannini con una evidenza che purtroppo parla da sola.
E con la città d’acqua si continua sulla stessa strada. Il progetto è indiscutibilmente bello, ma il porto di Brindisi non può aspettare tempi biblici.

Testo di Elda Donnicola
dal tg di Puglia Tv del 29.07.2005
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