Brindisi, 30/07/2005
Emergenza Porto: agenti marittimi “contro chi rema contro”
“Non basta l’aria condizionata o l’allestimento di un bar d’emergenza a risolvere i problemi del porto di Brindisi. La solerzia dell’Autorità Portuale nel riattivare l’impianto di condizionamento, fermo da circa un mese, dimostra che evidentemente è necessario che i problemi da noi sempre e costantemente evidenziati diventino notizie giornalistiche affinché vengano risolti”. E’ quanto affermano il presidente dell’associazione agenti marittimi del compartimento di Brindisi Franco Aversa ed i componenti del direttivo in merito alle polemiche scoppiate all’indomani della clamorosa protesta da parte dei turisti turchi ed europei tenuti per tre ore al caldo all’interno del terminal passeggeri di Costa Morena.
“Ci rammarica che le istituzioni abbiano atteso la denuncia di una situazione così estrema per rendersi conto di quanto accade ormai da quasi dieci anni senza che ci sia stata mai alcuna soluzione. Dal nostro insediamento, avvenuto nello scorso mese di novembre, abbiamo cercato la collaborazione di tutti gli enti, in primis l’Autorità Portuale, proprio per non arrivare alla stagione estiva con i problemi di sempre. In realtà abbiamo ricevuto solo tante promesse, annunci di progetti faraonici e soluzioni mai messe in atto. Quanto successo mercoledì è solo la punta dell’iceberg e rappresenta una piccola parte di ciò che avviene quotidianamente nel porto di Brindisi, che viene spesso considerato un mondo a sé. Per questo abbiamo scelto di mettere a conoscenza tutti delle condizioni reali di degrado in cui versa il porto, a dispetto del vittimismo di cui sarebbe affetto chi protesta contro l’indifferenza dell’Autorità Portuale. A tutt’oggi irrisolti sono i problemi relativi alle infrastrutture mal concepite, a cominciare da quello di Costa Morena e del Seno di Levante, entrambi costati svariati milioni di euro e assolutamente inutilizzabili. A questo si aggiungono una serie di promesse mai mantenute, alcune delle quali: la ridefinizione dei servizi portuali; l’assoluta assenza di assistenza dovuta ai passeggeri; il rifacimento delle strade di accesso al porto e rimodulazione della segnaletica; la rivisitazione delle concessioni portuali in modo tale da liberare spazi utili, in particolare la Bti; la manutenzione della banchine lasciate a se stesse. Tutto ciò più volte discusso diventa un monologo a causa della totale assenza del presidente Giannini, il quale evidentemente ritiene che il porto di Brindisi possa essere gestito anche a distanza. Ribadiamo ancora una volte il concetto di essere “contro chi rema contro” il porto di Brindisi, ricordando che ogni passeggero ed ogni chilogrammo di merce sono importanti per tutta la città”.
COMUNICATO STAMPA ASSOCIAZIONE AGENTI RACCOMANDATARI BRINDISI
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