Brindisi, 01/08/2003
Alle porte l'aumento dei prezzi al consumo dei prodotti agricoli
Riportiamo integralemnte il testo di un intervento del vicepresidente della Provincia Maurizio Friolo.
C’è il rischio concreto che prossimamente si possa registrare una nuova impennata dei prezzi al consumo soprattutto di frutta e verdura. Tale ipotesi è suffragata da una considerazione di ordine tecnico in quanto la siccità e la calura dei giorni scorsi hanno inciso pesantemente sulla produzione. Sino ad oggi abbiamo registrato gli effetti dovuti, senza dubbio, ad una contrazione dell’offerta. Per dirla con altre parole, il caldo e la siccità hanno ridotto le produzioni, tant’è vero che il raccolto è stato di molto inferiore alle attese. Una diminuzione che, in alcuni casi, ha superato addirittura il 30%. Una conferma in questo senso è fornita dagli agricoltori che, proprio in provincia di Brindisi, hanno impegnato i propri terreni nella produzione di grano. Ma riduzioni sono state avvertite un po’ per tutte le colture orticole e frutticole. A questa situazione di fatto, che ha dato origine nei giorni scorsi anche a forti polemiche e addirittura ad accuse, per altro ingiustificate nei confronti degli agricoltori, per il rincaro dei prezzi, potrebbe aggiungersi un’altra situazione negativa già dai prossimi giorni ed è bene che soprattutto i consumatori ne siano preparati e ne conoscano le ragioni. Anche in questo caso, infatti, si tratta di motivazioni non arbitrarie ma legittimate dalle regole del mercato. Il caldo e la siccità hanno inciso sui tempi di maturazione dei prodotti portando a compimento il loro ciclo vegetativo pressoché nello stesso periodo. Nonostante le buone capacità dei nostri agricoltori di diversificare le fasi di piantumazione delle varie colture, l’effetto degli eccezionali eventi atmosferici di questo periodo rischia di vanificare tali sforzi. Se è vero che ciò provoca un aumento della concentrazione di prodotto sul mercato in periodi ben ristretti e di conseguenza determina un notevole abbassamento dei prezzi, si pensi ad esempio che in questa settimana melanzane, zucchine, bietole si vendono a soli 50 centesimi, è facile immaginare che ben presto potrebbero terminare repentinamente le produzioni provocando nuovamente un innalzamento dei prezzi, salvo una calmierizzazione indotta dall’immissione sul mercato del prodotto estero. In questo caso, pur nella consapevolezza che viviamo in una fase di globalizzazione dei mercati e che quindi bisognerebbe accettare la concorrenza dei produttori esteri, preferirei come cittadino meridionale di sottostare al nuovo aumento se non altro per la consapevolezza che, salvo episodi, per la verità assai limitati, di sciacallaggio, il nuovo prezzo, quello più esoso, riesce solo in minima parte a compensare i gravi danni che sono stati sopportati dagli agricoltori, soprattutto in provincia di Brindisi.
COMUNICATO STAMPA DELL'AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi
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