Torre Canne, 26/08/2005
Tartaruga Caretta Caretta salvata dai pescatori
Salvata una targatura della specie Caretta caretta che era rimasta impigliata nelle reti da pesca nelle acque antistanti il porto di Torre Canne. E’ stato un pescatore a liberarla dalle rete e a chiedere il soccorso del Centro di prima accoglienza della fauna selvatica in difficoltà, una struttura della Provincia di Brindisi. I pescatori hanno un ruolo fondamentale nell’avvistamento e nel recupero in mare di tartarughe e delfini in difficoltà. “Poiché sono specie protette è importante – come sostiene Bianca Asciano, consigliere con delega a parchi, aree protette, tutela delle coste, caccia e pesca – sollecitare una sempre maggiore collaborazione di tutti i cittadini per segnalare situazioni che richiedono il soccorso.”
La tartaruga consegnata dal pescatore a Torre canne è stata liberata dopo le prime cure il giorno successivo nell’area marina di Villanova di Ostuni. Si tratta di un esemplare maschio con un carapace di cm 81x71, cioè quasi delle dimensioni massime di questa specie mediterranea. La specie è classificata come “endagered” nella Lista Rossa della specie a rischio di estinzione dall’I.U.C.N. (International Union for the Conservation of Nature and Natural Resources) ed inclusa dalla Comunità Europea nell’Annex II della Direttiva Habitat, come specie prioritaria la cui conservazione nel Mediterraneo richiede speciali misure di protezione.
Importante la sinergia messa in atto tra più organismi per queste operazioni di soccorso. Per questo intervento sono stati coinvolti il Centro faunistico, la Capitaneria di Porto di Brindisi, i Comandi Stazione dei Carabinieri di Brindisi e di Fasano e la Polizia faunistica della Provincia di Brindisi. In tanti altri interventi sulla fauna protetta marina vi è la partecipazione efficace e competente del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e Nucleo Sommozzatori di Brindisi e del Corpo Forestale dello Stato.
Il caso specifico è stato seguito in particolare dalla biologa Paola Pino D’astore, dal veterinario Angelo Lobello, dal coordinatore della polizia faunistica provinciale Paola Marzio e dagli agenti Francesco Cecere e Quirico Oliva.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI BRINDISI
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