Bari, 05/09/2005
Crisi viticola: gli esiti della riunione dei capigruppo regionali
Gli esiti della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari della Regione, da me richiesta per conto di Alleanza Nazionale in merito alla crisi della viticoltura, confermano che era assolutamente giusto ipotizzare indennizzi migliorativi per le uve di qualità. In questi giorni, soprattutto dopo la conclusione dell’accordo a Roma tra Regione e Governo, ho sostenuto le ragioni dei viticoltori delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, che, come confermato dai colloqui avuti con i direttori provinciali brindisini di Coldiretti, Unione Agricoltori e Cia, hanno prodotti di qualità penalizzati ugualmente dalla crisi di mercato. Facendomi interprete delle istanze di costoro avevo chiesto la riunione dei presidenti dei gruppi consiliari regionali proprio per esaminare la possibilità che la Regione Puglia si potesse fare carico di inoltrare una nuova istanza al Governo finalizzata a soddisfare le esigenze dei produttori di uve di qualità.
Si pensi ai viticoltori di Negramaro, Malvasia, Primitivo di Manduria. Costoro, come ho detto immediatamente dopo la firma dell’accordo romano, sono stati discriminati dall’atteggiamento assunto dall’Amministrazione regionale che ha proposto interventi garantisti essenzialmente per l’area del Foggiano e del Barese e quindi discriminanti per il resto della Puglia. Nella riunione dei presidenti dei gruppi regionali fortunatamente mi è stato dato atto che è necessario pensare ad un indennizzo maggiore per le uve di qualità. Ciò rappresenta esattamente ciò che Alleanza Nazionale sostiene e pertanto esprimo soddisfazione per i risultati dell’incontro a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale Enzo Russo e il vice presidente della Giunta Sandro Frisullo. Con loro è stato concordato di chiedere al Governo una quotazione di tre euro a grado per le uve di qualità e di riservare alla Puglia la possibilità di conferire alla distillazione almeno il 30% del quantitativo indicato a livello nazionale.
Ora si può affermare che la partita tra i produttori del Nord e quelli dell’area jonico-salentina è stata riequilibrata.
Soprattutto si può dichiarare che l’Amministrazione regionale, su nostra sollecitazione e dopo le battaglie che avevamo annunciato nei giorni scorsi, sta tentando di porre rimedio ad un suo grave errore che stava discriminando migliaia di viticoltori di Brindisi, Lecce e Taranto.
COMUNICATO STAMPA Michele Saccomanno
Presidente Gruppo Consiliare Alleanza Nazionale Consiglio Regionale della Puglia
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