Brindisi, 14/09/2005

Olio d'Oliva, cambiano gli aiuti

Si avvia una vera e propria rivoluzione per l’assegnazione dei contributi comunitari in favore dei produttori di olio di oliva.
In questi giorni l’Agea sta inviando a casa dei produttori di olio della nostra provincia migliaia di raccomandate con le quali prendono avvio le procedure per l’assegnazione dei nuovi contributi comunitari completamente disaccoppiati. “Disaccoppiamento dell’olio di oliva – dichiara Marco Argentiere del CAA Confagricoltura Brindisi - significa che i precedenti aiuti alla produzione saranno trasformati in titoli all’aiuto, ossia in “quote””.
In pratica per il prossimo raccolto l’aiuto relativo all’olio prodotto non sarà assegnato più in relazione ai quantitativi indicati nei cosiddetti “modelli F”, che scompariranno. L’olivicoltore riceverà gli aiuti anche senza raccogliere le olive ed i pagamenti comunitari saranno in funzione di quello che ha percepito negli anni precedenti. “Gli importi di riferimento disaccoppiati e i relativi titoli saranno calcolati sulla base del periodo di riferimento 1999-2002 – continua Argentiere –.
Una volta assegnati i titoli l’agricoltore potrebbe anche cessare la coltivazione dell’oliveto o addirittura espiantarlo (se le norme lo consentono), abbinare i titoli ad una superficie a seminativo o pascolo e continuare a percepire i pagamenti diretti derivanti dall’olio di oliva”.
In questa fase è necessario verificare che i dati contenuti nella raccomandata corrispondano con il numero di olivi e le quantità di olio presenti nel periodo di riferimento. È prevista la possibilità di rettificare questi dati laddove si verifichino alcune condizioni, come ad esempio la presenza di calamità naturali oppure dei vincoli agroambientali.
Un’operazione delicata che influenzerà l’importo dei pagamenti per i prossimi anni e che deve essere conclusa entro il prossimo 16 gennaio. “Il disaccoppiamento - ricorda Adriano Abate, direttore dell’Unione Agricoltori di Brindisi - è un vantaggio per l’olivicoltore che in questo modo si assicura il pagamento in forma totalmente disaccoppiata, definendolo una volta per tutte, senza ulteriori vincoli.
Una volta definito il rapporto con la Pac, l’olivicoltore dovrà concentrare la sua attenzione sulla competitività della coltivazione dell’olivo in particolare sulla riduzione dei costi (soprattutto tramite la ristrutturazione degli impianti e la meccanizzazione), sulla qualità e sulla differenziazione del prodotto. Va anche ricordato che le norme della condizionalità pongono alcuni vincoli, tra cui l’obbligo per gli agricoltori al mantenimento degli oliveti. È evidente che tale norma è facilmente aggirabile, tramite l’espianto dell’oliveto, ove non è conveniente, o con il trasferimento delle superfici ad oliveto ad altre aziende.
È compito dunque della Regione il mantenimento dell’olivicoltura nelle aree marginali, ma paesaggisticamente e socialmente più interessanti”.

COMUNICATO STAMPA UPA BRINDISI