Brindisi, 14/09/2005
La Uil polemica anche dopo l'incontro del 12 Settembre
Sono trascorsi due mesi dall’ultimo incontro, avvenuto il 21 Luglio scorso, tra alcune Organizzazioni sindacali territoriali ed il Governo centrale.
In quella riunione, lungamente attesa e fortemente voluta dalle parti sociali, si consolidò un rapporto serio ed un confronto leale con le Istituzioni governative nazionali che, auspichiamo, continua anche per il prossimo futuro e furono poste le basi per ottenere la giusta attenzione nei confronti del territorio di Brindisi, sulla gravissima crisi occupazionale, sulle innumerevoli difficoltà legate al sistema industriale divenuto orami il bersagli privilegiato delle Amministrazioni pubbliche locali.
I tanti richiami, gli appelli rivolti ai parlamentari e rappresentanti regionali, le richieste presentate per un maggiore riguardo verso l’economia provinciale che, man mano che passano i giorni sprofonda verso una crisi irreversibile, finalmente, ha risvegliato il senso di responsabilità delle nostre Istituzioni.
Luendi 12 Settembre è avvenuto il miracolo. Le Organizzazioni sindacali, considerate disubbidienti, sono state convocate al capezzale del moribondo per fare la diagnosi e per determinare, a breve, la ricetta per la guarigione.
Un colpevole ritardo che sicuramente “peserà” nell’azione di rilancio che ci apprestiamo ad iniziare. Abbiamo dovuto toccare il fondo per far percepire la drammaticità della situazione, per risvegliare le coscienze e per definire un percorso comune.
Tutto ciò è successo perché chi doveva non ha tenuto conto delle indicazioni serie e motivate di quella parte del Sindacato, quello vero, che si occupa ancora dei problemi dei lavoratori che, se condivise, avrebbero certamente contribuito a diminuire le emergenze occupazionali.
Certo, la riunione del 12 settembre fa giustizia su quanto da noi espresso ed indicato in tante riunioni e manifestazioni effettuate, dove abbiamo cercato di dare contributi concreti e positivi per uscire dall’emergenza Brindisi.
Resta il fatto che una politica miope e restrittiva ha monopolizzato, nei confronti della nostra provincia, una immagine negativa. Una negatività che, auspichiamo, non porti conseguenze nel dialogo con il Governo Centrale.
Il nostro auspicio non può che essere di grande speranze e fiducia, ma anche di tanta determinazione. Continueremo a perseguire una politica di confronto, ma anche di denunce e non mancheremo di informare l’opinione pubblica su quanto avverrà.
COMUNICATO SEGRETERIA PROVINCIALE UIL
|