Brindisi, 22/09/2005
Comunità Ellenica: Intervista al presidente Ioannis Davilis
In occasione della prossima 4^ Assemblea Generale dei Soci e Associati, in programma la prossima domenica 25 settembre 2005, presso il Centro Congressi Hotel Tenuta Moreno, in un’intervista rilasciata su “Tra di Noi”, la rivista interna della Comunità Ellenica di Brindisi-Salento, il presidente Ioannis Davilis fa il punto della situazione e parla delle prospettive future dell’associazione dei greci, italogreci e filogreci di Brindisi, Taranto e Lecce:
"... Non vogliamo essere un'Associazione di nostalgici con passaporti greci..."
Presidente allora ci siamo?
Sembra proprio di sì. Anzi direi proprio che siamo pronti a voltare pagina. Un primo periodo della nostra associazione si sta concludendo e si sta aprendo una nuova era, quella della realizzazione delle idee condivise dalla maggioranza dei soci e degli amici che, tra l’altro, è l’unico modo che ci permetterà di crescere e mettere radici nel nostro territorio.
Però chi fino a poco tempo fa remava contro, dall’interno della Comunità, oggi giura che lo continuerà a fare anche al di fuori…
Detto così sembra una minaccia. A me onestamente fa solo sorridere. Anche perché le stesse persone hanno sempre, in ogni caso, remato contro. Dal primo giorno, direttamente o indirettamente, e noi siamo andati avanti lo stesso con risultati quasi impensabili per una giovane associazione. Non basta remare contro. Si devono anche avere delle nobili motivazioni che francamente non intravedo in loro.
Lei è accusato di essere un presidente accentratore e spesso poco democratico…
La democrazia è un ideale che merita rispetto. Non è uno spauracchio per neutralizzare le persone. Mi meraviglia invece che queste accuse mi siano rivolte da soci ex dirigenti della comunità, ai quali avevo personalmente dato piena fiducia e autonomia di gestione per incarichi importanti… Ma spesso chi deve guidare la nave diventa accentratore per mancanza di primi ufficiali…
Continuerà ad essere il presidente anche dopo la prossima assemblea generale?
Non vedo perché devo nascondere che mi piace guidare questa associazione, nella quale credo profondamente e che ho messo in piedi in questi anni con pochi compagni di ventura. Naturalmente non sono io a decidere se devo continuare a fare il presidente. Alla prossima assemblea generale sarò il presidente uscente. Porterò con me le testimonianze del mio lavoro in questo ultimo biennio, insieme alle mie proposte precise per il futuro. Saranno i soci che voteranno per il nostro Consiglio Direttivo e, in seguito, sarà lo stesso C.D. ad eleggere il prossimo biennio. Ma se mi permetti voglio sottolineare che il problema della nostra associazione non è chi sarà il prossimo presidente, ma chi lo affiancherà per formare una squadra compatta e vincente.
Ci può fare nomi riguardo alle prossime candidature per il Consiglio Direttivo?
Non posso anticipare nomi. Non sono autorizzato e sarebbe sleale nei confronti dei non menzionati. Posso solo dire che dai contatti diretti che ho avuto con diversi soci, in quest’ultimo periodo, ho notato con sorpresa che ci sono giovani, ragazzi e ragazze, realmente motivati ad avere un ruolo attivo nell’ambito associativo e più di uno pensa a candidarsi. Naturalmente li ho incoraggiati: sono loro il futuro della nostra comunità.
Presidente, Comunità di Brindisi o del Salento?
Comunità di Brindisi e del Salento. Ma comunità aperta che abbraccia non solo i greci con passaporto ellenico (tra l’altro minoranza in via di estinzione) ma anche e soprattutto gli italiani di origine greca e i numerosi filoelleni. Questi ultimi, anche se da statuto vigente non hanno il diritto di voto, vanno considerati e rivalutati nell’interno di un’associazione, come la nostra, che ha assolutamente bisogno della loro presenza e partecipazione attiva.
Cambiamo argomento. Qual è il rapporto della comunità con il nuovo consolato di Grecia a Brindisi?
Le nostre intenzioni sono ottime. Si sa che all’unanimità abbiamo reagito circa due anni fa all’intenzione dell’assegnazione del consolato a un Console non greco, come invece prevede la legge ellenica. La nostra protesta ufficiale ha provocato addirittura un’interrogazione parlamentale. Ma non eravamo contro la persona scelta dal governo greco, ma contro una consolidata mentalità che ignora sistematicamente l’opinione delle comunità elleniche all’estero.
E come è andata a finire?
Ormai è acqua passata. Il 12 febbraio scorso, in un incontro ufficiale nella sede della comunità a Brindisi, la nostra dirigenza ha incontrato il neoconsole Avv. Roberto Fusco. In un clima disteso e amichevole sono stati sottolineati, da ambedue le parti, reciproca stima e spirito di collaborazione, ma soprattutto riconoscimento dei propri ruoli che per natura sono diversi, ma ugualmente importanti nell’ambito dell’ellenismo del territorio salentino.
Allora nessun problema con il nuovo consolato?
Da parte nostra nessuno. Casomai il consolato può avere qualche serio imbarazzo nato dalle voci fatte partire non si sa da chi, secondo le quali qualcuno dei “dissidenti” vanta presunte amicizie personali e rapporti di sostegno con il console. Naturalmente sono voci che non aiutano per niente il difficile cammino dei primi tempi della nuova gestione consolare che, invece, ha bisogno di consolidarsi super partes tra l’ellenismo non solo del brindisino ma di tutto il Salento che è il territorio della sua giurisdizione.
E con la chiesa greco ortodossa di Brindisi come sono i rapporti e quali prospettive ci sono?
La chiesa greco ortodossa di Brindisi, purtroppo, da tanti anni è senza una stabile guida parrocchiale. E’ una fortuna che la Metropoli Ortodossa d’Italia, con sede a Venezia, provvede e garantisce, con non pochi sacrifici, almeno una volta al mese, la Messa.
Noi con la Metropoli di Venezia, come con il Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, abbiamo ottimi rapporti, come li abbiamo con la Chiesa Cattolica e i suoi Vescovi, specialmente con il Vescovo di Brindisi-Ostuni Mons. Rocco Talucci. Grazie ai nostri ottimi rapporti e la nostra mirata intermediazione sono state donate le reliquie di San Teodoro al Metropolita Ortodosso d’Italia Gennadios, nel febbraio del 2003. Come grazie al nostro interessamento abbiamo ottenuto lo spazio nell’interno del Terminal Passeggeri a Costa Morena, nel porto di Brindisi, da adibire in chiesetta dedicata a San Spiridione e “gemellata” con la Cattedrale di Corfu.
Sì, ma con la locale chiesa greco ortodossa, quella di via Indipendenza, come sono i rapporti?
Non si può parlare di rapporti in generale con la chiesa di via Indipendenza. Ci sono invece rapporti con i preti che periodicamente la Metropoli Ortodossa d’Italia manda una o due volte al mese per celebrare la Liturgia. Dalla fondazione della nostra comunità fino a poco tempo fa c’era Padre Giorgio Dellas che veniva addirittura dalla Grecia per dire Messa. Con lui abbiamo sviluppato un eccellente rapporto di amicizia e collaborazione. Il fatto che da quattro anni, il giorno dell’Epifania, la celebrazione al porto di Brindisi della benedizione ecumenica delle acque è un evento straordinario cittadino è il principale frutto di quella intesa.
E con il nuovo parroco il georgiano George Khachidze, come vanno le cose?
E’ da poco che il nuovo prete viene periodicamente a Brindisi, da Roma, per celebrare Messa. E’ un prete giovane, preparato, di forte carattere. Vogliamo sperare che con il tempo la sua presenza diventerà determinante per la stabilità e sviluppo positivo della parrocchia di San Nicola a Brindisi.
La parrocchia che non è la Comunità Ellenica…
Bravo. Mi sono stancato di ripeterlo. Purtroppo serpeggia questa confusione volutamente alimentata da qualcuno. La Comunità Ellenica ha dei soci che sono sia ortodossi sia cattolici. Non può essere quindi di natura religiosa. Siamo un’associazione laica con particolare sensibilità, attenzione e sostegno all’ortodossia e ai rapporti interreligiosi e il dialogo tra cattolici e ortodossi.
Due parole per il nuovo diacono della chiesa ortodossa a Brindisi…
Il prof. Giancarlo Giannoccolo è una persona molto valida. E’ pieno di entusiasmo e di idee. Essendo un ex cattolico può capire meglio di ogni altro l’importanza e il valore del dialogo interreligioso. Credo che la sua nomina a Diacono sia stata una scelta molto intelligente.
Quale sarà la cosa più importante che dirà alla prossima Assemblea Generale dei Soci?
Dirò ad alta voce che non siamo una associazione di nostalgici greci con passaporto ellenico, con mentalità e necessità di emigranti. Siamo qui anche se greci per propria scelta e ci sentiamo cittadini europei tutelati in pieno dalle leggi italiane ed europee.
La nostra Comunità non è una comunità di etno-rivendicazione. Anzi, si può dire che più di una associazione siamo un movimento di idee che si basa su valori largamente condivisibili e che sono alla base della cività greco romana quindi della civiltà europea.
In bocca al lupo.
Crepi!
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