Brindisi, 18/10/2005

Il commiato del questore Pietro Ieva

Attraverso una lettera inviata alle testate giornalistiche il Questore Pietro Ieva, chiamato a Nettuno per dirigere l'istituto per sovrintendenti e di perfezionamento per ispettori, ha voluto rivolgere un saluto ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo produttivo, sociale e culturale, ai Sindaci ed a tutti i cittadini della provincia.
"Il periodo trascorso a Brindisi - scrive il questore - è stato da me vissuto con grande impegno, passione e spirito di servizio verso la collettività ed il territorio, cui ho dedicato ogni mia risorsa per l'accrescimento della cultura della legalità, per l'efficiacia dell'attività di prevenzione e di contrasto della criminalità organizzata e per assicurare un rapporto più diretto col cittadino allo scopo di sollecitarne la collaborazione e la fiducia".
Nella missiva, il dott. Ieva ricorda le numerose iniziative realizzate dalla Questura (tra le quali meritano particolare menzione il servizio denunce a domicilio, il defibrillatore sulle strade, la casella vocale, il progetto Icaro sulla sicurezza stradale, il poliziotto di quartiere, i progetti edi concorsi per le scuole di ogni ordine e grado), i molteplici successi ottenuti sul fronte della lotta alla criminalità ed "il gravoso impegno per il mantenimento dell'ordine e della sicurezza pubblica in occasione delle manifestazioni di carattere politico, sociale e sportivo e delle vertenze occupazionali sempre risoltesi positivamente grazie al senso di responsabilità di promotori e partecipanti, alla professionalità ed equilibrio delle Forze dell'Ordine e alla competente ed efficace direzione del Prefetto Ferri, cui va il mio più sincero ringraziamento per la fiducia accordatami e la vicinanza alla Polizia di Stato".
L'oramai ex Questore, che sarà sostituito dal dottr. Salvatore Margherito, conclude rivolgendo "a tutti i cittadini di questa bellissima terra l'augurio di poter percorrere la strada di un immediato crescente sviluppo economico e sociale, consapevoli delle difficoltà ancora presenti, ma anche fiduciosi di un futuro di prosperità e sicurezza".