Brindisi, 10/02/2003

Dipietrangelo interviene su cardiochirurgia a Brindisi

In una nota inviata agli organi di stampa il vicepresidente del Consiglio Regionale Carmine Dipietrangelo ha evidenziato che durante l'iniziativa, organizzata da Brindisi Cuore e dai Clubs Service, sulla cardiochirurgia da realizzare nell'ospedale Perrino di Brindisi ha fatto notare come, solo grazie alla mobilitazione di migliaia di cittadini e alla iniziativa benemerita di Brindisi Cuore, sia stato possibile mantenere, almeno sulla carta, tale specialità a Brindisi.
"Sia nel primo piano di riordino ospedaliero (1999) sia nell'ultimo (settembre 2002), per l'ospedale di Brindisi è prevista la cardiochirurgia", però - scrive Dipietrangelo - "la previsione di una specialità se non è accompagnata da risorse equivale a niente. Non a caso dal 1999 ad oggi la cardiochirurgia a Brindisi non si è realizzata". E' stata ed è la mia critica alla programmazione regionale sanitaria ed ospedaliera che ha puntato e punta burocraticamente più a fare tagli o chiudere reparti ed ospedali, senza alcuna garanzia di interventi sul territorio per deospedalizzare la domanda di salute e senza alcuna certezza per quelle nuove ed altre specialità di cui c'è bisogno. La cardiochirurgia è una di queste. La Regione continua a non avere risorse, anche se faticosamente, con un abbassamento della qualità e della quantità dei servizi erogati, si cerca di portare a pareggio il bilancio della sanità pugliese.
I risultati sono solo quantitativi e si scaricano sui cittadini, costretti a sopportare costi, senza avere servizi adeguati". Dipietrangelo è convinto "che se la razionalizzazione e la programmazione fossero finalizzate a dare servizi più adeguati e ad avere altre specialità, di cui siamo privi, sarebbe stato giusto adottare le scelte fatte. Ma ci troviamo solo di fronte alla razionalizzazione e non al miglioramento dell'efficacia dei servizi e delle specialità. La delibera con cui la Giunta regionale ha previsto la nuova rete ospedaliera, quando parla di nuove specialità, prevede vincoli, pareggi di bilancio e autorizzazioni definitive della Giunta regionale."
Il vicepresidente del consiglio regionale esprime la sua opinione anche sulla proposta di ricorrere alla finanza di progetto per realizzare la cardiochirurgia a Brindisi, avanzata, durante lo stesso convegno, dal direttore generale dell'AUSL, Causo.
"Ipotesi suggestiva della quale va però dimostrata la sua fattibilità e la sua finanziabilità. Se questa fosse la strada", dice Dipietrangelo, "sarei il primo a sostenerlai, ma solo come alternativa alla impossibilità o non volontà della Giunta regionale di dare le risorse per cardiochirurgia. Non vorrei, però, che fosse un altro diversivo per lasciar passare altro tempo".
"Nel frattempo la Giunta regionale continua con una politica della spesa sanitaria che produce solo sprechi. Sono convinto che se ci fosse una reale volontà, anche all'interno dell'attuale budget sanitario regionale ci sarebbero le risorse per finanziare cardiochirurgia a Brindisi. Fanno bene allora quanti continuano a non fidarsi e a portare avanti la battaglia per realizzare questa specialità a Brindisi. Chi vuole trovare artificiose divisioni all'interno di un fronte che deve rimanere compatto, sbaglia grossolanamente.
Ai cittadini, alla società civile e alle sue organizzazioni spetta sollecitare e incalzare chi ha responsabilità politiche, istituzionali e amministrative a trovare le soluzioni. Ai primi - conclude Dipietrangelo - spetta diffidare, ai secondi spetta operare".

Dalla redazione giornalistica di Puglia TV - Brindisi