Roma, 08/11/2005

Gestione traffico aereo. Sen. Stanisci: "il governo tuteli Brindisi"

La Senatrice dei Ds, Rosa Stanisci, ha presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture riguardo la futura gestione del traffico aereo nel Mediterraneo. Premesso che: Il 10 Marzo 2004 il Parlamento Europeo ha promulgato la legge sul “Cielo Unico Europeo” (Single European Sky) che svincola il sistema della gestione del traffico aereo continentale dai confini nazionali degli stati. Per questo è previsto entro 5 anni la creazione dei Blocchi Funzionali di Spazio Aereo (Funtional Airspace Blocks) per la quale l’ENAV non ha finora elaborato una proposta, col rischio che tutto venga rimesso al Parlamento Europeo che deciderebbe per l’Italia qualora risultasse inadempiente.
Lo spazio aereo italiano è controllato da 4 centri di controllo (Brindisi,Roma,Padova e Milano).

Nel solo centro di controllo del traffico aereo di Brindisi sono impiegati circa 200 lavoratori in via diretta ed altri 200 in via indiretta ( Vitrociset, Aeronautica Militare, manutenzioni varie ecc.), altamente qualificati e professionalizzati che costituiscono una ragguardevole risorsa economica, e non solo, per il territorio Salentino.

Rispetto agli sviluppi in atto, è stato elaborato e presentato in varie sedi istituzionali già da qualche anno, il progetto di un Centro del controllo del traffico aereo del Mediterraneo (progetto Giustiniano), che poteva costituire l’inizio di una discussione coi paesi del Mediterraneo e dei Balcani, e che ben si integra con la creazione dei FAB.

La scarsa convinzione con cui il progetto è stato proposto da Enav ai paesi interessati, sembra abbia determinato un forte rallentamento, se non addirittura un suo accantonamento.

Risulta inoltre che l’attuale gruppo dirigente Enav, abbia a più riprese dichiarato che per l’Italia sia sufficiente un solo FAB che controlli tutti gli spazi aerei superiori italiani ( al di sopra di 8000 mt.)con sede a Roma. Questa scelta, oltre che di dubbia fattibilità dal punto di vista tecnico ( non ci sarebbe alcuna alternativa in caso di avarie o altro), se confermata, porterebbe di fatto ad un fortissimo depotenziamento del Centro di Brindisi, il cui traffico per oltre il 70% si svolge a quote superiori agli 8000 mt.

Per tutto questo si chiede al Ministro:
- se è stata prevista nel breve tempo l’elaborazione di proposte da formulare al Parlamento europeo da parte dell’ENAV;
- se non ritiene di dover attivare tutti i soggetti coinvolti per l’elaborazione di un progetto tendente ad evitare l’intervento coattivo della Commissione Europea;
- se non crede che nell’immediato, per rendere più sicura ed efficiente la condotta dei voli, si avvii un processo di ristrutturazione degli attuali spazi aerei italiani, in modo da attribuire al solo Centro di Brindisi, le competenze sugli spazi aerei del Mezzogiorno del paese, oggi condivise con il Centro di Roma, secondo una logica che sia coerente con una giusta distribuzione territoriale delle risorse.
- di attivarsi nel più breve tempo possibile perché i 4 centri di controllo aereo italiani, tra cui quello di Brindisi, vengano adeguati alle nuove esigenze, partendo da studi relativi alla fattibilità del processo di ristrutturazione degli spazi aerei nell’area di interesse italiana e prevedendo, per tale evoluzione, la partecipazione di tutte le professionalità, anche a carattere territoriale, oggi presenti in ENAV.

Senatrice Rosa STANISCI