Brindisi, 01/12/2005
CISL: Piu casa popolari per le fasce deboli
Nel comprensorio di Brindisi vi sono ancora situazioni irrisolte che riguardano la sistemazione in abitazioni delle fasce sociali meno abbienti. Molte sono le famiglie coinvolte dal problema, l’Amministrazione Comunale ne è a conoscenza e pertanto esprimiamo l’auspicio che si possa trovare una soluzione a breve.
Nel centro storico della Città, infatti, sono presenti famiglie che vivono ancora in locali angusti e privi di servizi igienici. Si tratta per lo più di famiglie sfrattate con problemi di salute ed economici.
Ad oggi, cosa hanno fatto i precedenti governi per questi casi? E perché dal lontano 1985 ad oggi non si sono mai riaperti i termini per l’aggiornamento delle graduatorie IACP? Perché non si chiedono ulteriori fondi alla Regione per venire incontro alle esigenze abitative? E a livello comunale, perché non si incrementano i fondi per la costruzione di case parcheggio che da tempo sono insufficienti alle reali esigenze abitative? Perché per il passato ci si è illusi di risolvere questo problema con l’acquisto di appartamenti da privati?
Le emergenze nel nostro Comune sono tante ed è importante pensare anche ad un situazione momentanea in attesa di quella definitiva da parte dello IACP. L’Amministrazione Comunale, per soddisfare le esigenze residenziali dei non autosufficienti, degli anziani, e degli indigenti, dovrebbe attivarsi nella ricerca di suoli sui quali permettere a ditte private di edificare riservandosi una percentuale di proprietà di appartamenti ultimati da assegnare alle fasce più deboli. Occorre ribadire infine, la necessità di ripristinare i fondi-emergenza da utilizzare per le sistemazioni momentanee in alberghi o residence.
COMUNICATO STAMPA F.N.P./CISL BRINDISI
|