Mesagne, 06/12/2005
A Sinistra sul costruendo campo sportivo
Nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale, attraverso gli assessori Di Pietrangelo e Piro (LL.PP. e Sport), ha presentato, nelle apposite Commissioni consiliari, il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto sportivo in contrada “Tagliata”. L’occasione è servita ai consiglieri comunali di prendere visione degli elaborati e di fare le prime osservazioni. Abbiamo tutti apprezzato lo sforzo fatto per dare a Mesagne un opera di rilevante valore sociale ma abbiamo pure condiviso le osservazioni che sono emerse, tanto da rendere necessario un ulteriore ritorno in commissione.
In particolare abbiamo tutti condiviso gli approfondimenti richiesti dal capogruppo dei DS, dr. Damiano Franco, il quale – nell’insolita, ma in questo caso opportuna, veste di chi pone domande e non difende acriticamente una iniziativa della sua maggioranza – ha posto tre problemi che riguardano: la rilevazione dell’impatto urbanistico dell’impianto nell’area di nostra proprietà; un maggiore dettaglio in ordine alla convenienza tecnico-economica di un terreno di gioco in erba sintetica; ed, infine ma non per importanza, la contestuale predisposizione, da parte della Giunta, di un progetto di riqualificazione dell’area di Via Sasso (che attualmente ospita il campo sportivo) in modo che entrambi i progetti siano presentati all’attenzione dei cittadini per ricavarne quella socializzazione e quel consenso che opere di questo rilievo necessitano.
A questi adempimenti ineludibili, che siamo certi l’Amministrazione Sconosciuto e gli Assessori interessati non lasceranno cadere, aggiungiamo altre due brevi annotazioni. La prima riguarda il costo dell’opera, quasi 4 miliardi delle vecchie lire, che ricadrà interamente sul bilancio comunale, e quindi con un significativo indebitamento per il futuro, senza aver potuto attingere a nessun credito o contributo agevolato che lascia quanto meno perplessi. La seconda è più comprensibile dagli addetti del settore: la costruzione del nuovo impianto unito alla dismissione del vecchio – e per giunta con una mole di risorse economiche enormi per l’uno e per l’altro – lascerà inalterata, e temiamo per decenni, la possibilità di un secondo campo di calcio per alleggerire il carico insostenibile di richieste che gravano in questo ambito. In altre parole avremo un bellissimo stadio ma le società continueranno a farsi la guerra per orari e spazi.
Tutte queste considerazioni messe insieme crediamo rendano necessaria, come d’altronde già concordato, una ulteriore appropriata e lungimirante determinazione.
CapoGruppo consiliare A SINISTRA Mesagne
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