Bari, 20/12/2005
Riforma Consorzi SISRI: cambieranno in Consorzi Aree di Sviluppo Industriale
LA Giunta regionale ha approvato un atto di indirizzo in materia di Distretti Produttivi e riforma dei Consorzi SISRI, proposto dal vice Presidente ed assessore all’industria, Sandro Frisullo.
Dopo un’ampia panoramica sull’attuale quadro normativo relativo alla politica industriale in Puglia, il vice Presidente Frisullo ha individuato nei seguenti soggetti e nella FinPuglia post riforma, gli attuatori della nuova politica industriale pugliese:
• Le due agenzie regionali, ARTI e ARSVI ( rispettivamente per la tecnologia e lo sviluppo) nella forma di enti strumentali;
• I Consorzi ASI nella Forma di Enti Pubblici Economici;
• I Distretti produttivi , di prossima istituzione, nella forma di società consortili a capitale misto pubblico e privato.
LA nuova politica industriale regionale dovrà tener conto di questi soggetti, evitando nel contempo di creare un rigido sistema di relazioni, anche in considerazione del fatto che solo le due agenzie regionali si configurano come enti strumentali, essendo invece i Consorzi ASI e ancora più i Distretti Produttivi, soggetti autonomi
I Consorzi ASI avranno il compito di progettare e realizzare gli interventi ambientali, infrastrutturali e logistici, di base e avanzati, nelle aree industriali di loro competenza. I Distretti Produttivi, laddove istituiti, svilupperanno interventi ricolti a rafforzare la competitività dei sistemi di imprese e/o dei sistemi territoriali cui si rivolgono, attraverso interventi per la ricerca e l’innovazione, per la formazione professionale e manageriale, per l’alta formazione, per l’internazionalizzazione attiva e passiva.
La Giunta predisporrà un ddl per la riforma dei Consorzi SISRI che assumeranno la denominazione di Consorzi Aree di Sviluppo Industriale. Il loro compito principale, quello di rispondere sarà quello di rispondere alla richiesta di sviluppo sostenibile, espressa dalle imprese e dai lavoratori.
Punti qualificanti riguardano:
• La possibilità di costituire consorzi su scala sub-provinciale o inter-provinciale;
• La valorizzazione del ruolo delle imprese, singole e associate, che possono gestire direttamente aree, infrastrutture e servizi;
• L’obbligatorietà del pareggio di bilancio pena la decadenza degli organi consortili;
• La velocizzazione e la semplificazione delle procedure per l’individuazione, l’acquisizione e la realizzazione delle aree di sviluppo industriale.
Per quanto riguarda i Distretti produttivi, la Giunta intende riconoscerne un modello non in termini di “ aggregazione territoriale” di comuni, ma di “ sistema di relazioni” tra soggetti protagonisti dello sviluppo di un territorio che potrà anche avere dimensione sub-provinciale, interprovinciale e in casi estremi, inte- regionali: La loro individuazione saranno quindi alleanze per lo sviluppo che mettono insieme imprese, enti locali, associazioni di categoria, università e centri di ricerca.
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