Fasano, 21/12/2005
Il Comune chiede restituzione fondi alla Regione con azione giudiziaria
La giunta comunale di Fasano ha affidato ad Ottavio Carparelli, capo dell’Avvocatura comunale, l’incarico di promuovere ogni opportuna azione giudiziaria nei confronti della Regione Puglia, al fine di ottenere il recupero di 479.010,34 euro. La decisione è stata assunta a seguito della mancata risposta dell’Ente regionale all’invito a restituire la somma formalizzato dall’Avvocatura comunale il 19 maggio 2005, cui era seguita una vera e propria diffida, sempre firmata dall’Avvocatura comunale il 18 ottobre scorso, alla Regione affinché restituisse i 479mila euro. Senonché “tale invito e diffida sono rimasti sino ad oggi privi di effettivo riscontro”, si legge nella delibera di giunta. Da qui l’incarico di promuovere un’azione giudiziaria nei confronti della Regione.
I 479mila euro sono stati corrisposti dal Comune di Fasano all’Acquedotto pugliese come rimborso per aver effettuato, l’Aqp, un pagamento in favore della ditta “Putignano Giovanni e figli” che reclamava la somma in questione per aver eseguito lavori di realizzazione dell’impianto depurativo di contrada Forcatella, a Fasano. La ditta, peraltro, nell’89 aveva proposto atto di citazione nei confronti dell’Aqp e da quest’ultimo in rivalsa nei confronti del Comune di Fasano, per ottenere quella somma e il Tribunale di Bari, seconda sezione stralcio, in data 10 marzo 2005, aveva accolto la richiesta della ditta condannando il Comune ad erogare la somma all’Aqp, come rimborso, e condannando altresì la Regione Puglia “a manlevare il Comune di Fasano – come si legge nella sentenza – di tutte le somme comprese quelle attuali di soccombenza da quest’ultimo corrisposte all’Acquedotto pugliese”.
Avverso questa sentenza, peraltro, la Regione ha presentato appello innanzi alla Corte d’Appello di Bari mentre il Comune si è costituito in giudizio. In attesa, dunque, di un pronunciamento della Corte e considerato che il 13 ottobre scorso l’Aqp, in virtù della sentenza del Tribunale di Bari, ha notificato al Comune un atto di precetto di pagamento per quei 479.010,34 euro e che il Comune ha liquidato “al fine di evitare di subire un’azione esecutiva da parte dell’Acquedotto pugliese” (come si legge nella delibera di giunta), l’Amministrazione comunale ha ora incaricato l’avv. Carparelli di promuovere l’azione giudiziaria nei confronti della Regione per ottenere proprio la restituzione di quella somma.
COMUNICATO STAMPA AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI FASANO PROVINCIA DI BRINDISI |