Brindisi, 27/12/2005

Rocambolesco arresto di un evaso dagli arresti domiciliari

L’attività preventiva della Polizia di Stato disposta dal Questore dr. Margherito ha permesso di procedere all’arresto di P. C. di Brindisi, classe 85 , pregiudicato sottoposto alla detenzione domiciliare, poiché resosi responsabile del reato di Evasione dalla Detenzione Domiciliare, in quanto sottoposto alla pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emessa in data 22.11.2005.
Agenti della Sezione Volanti, mentre si trovano all’interno dell’auto demolizione denominata “ Cannone S.R.L. “ ubicata in questa circonvallazione SS.16 direzione Bari, notavano un ragazzo di cui al momento non ricordavano il nome che avvicinatosi al banco di vendita chiedeva all’impiegato addetto alle vendite la disponibilità di un “pezzo“ per la sua autovettura profferendo la seguente frase: “vedi di trovarmi il pezzo che devo rientrare subito che sono agli arresti domiciliari“.
Il giovane non appena accortosi della presenza alle sue spalle degli Agenti di Polizia saliva a bordo della sua autovettura Renault Clio accelerando bruscamente per darsi alla fuga imboccando la complanare Brindisi – Lecce.
Immediatamente veniva data comunicazione al “113” ove l’operatore addetto, diramava le ricerche del fuggitivo alle pattuglie al fine di rintracciarlo, fornendo una descrizione dettagliata del giovane che in particolare indossava un piccolo orecchino colore argento sull’orecchio sinistro.
Dopo circa dieci minuti l’autovettura ricercata veniva intercettata in via Pastrengo altezza del bar “Manatthan“.
Nell’occasione gli Agenti Operanti si appostavano in attesa dell’arrivo del malvivente ricercato , fino a quando verso le ore 17.40 , perveniva sul “113” una telefonata anonima con la quale l’interlocutore segnalava una rapina in atto al distributore “ AGIP “ di via Appia ; pertanto, gli Operanti venivano inviati in questa Via Appia per effettuare l’intervento della presunta rapina, quando giunti sul posto accertavano che si era trattato di un "falso allarme".
Pertanto , la volante immediatamente, si riportava sul posto per riprendere l’appostamento dell’autovettura “Clio“ e , constatava che l’autovettura era stata portata via da ignoti. Probabilmente non si esclude che tale espediente era stato messo in atto da ignoti al fine di far allontanare la Volante appostata vicino alla Renault Clio in modo da dare una possibilità di fuga al prevenuto.
Solo nella mattinata successiva gli Agenti Operanti avvalendosi delle foto segnaletiche in possesso al locale Gabinetto di Polizia Scientifica, identificavano la persona che si era data alla fuga per P.C. appurando che il giovane era persona sottoposta alla detenzione domiciliare.
Pertanto, personale dipendente si recava presso l’abitazione di P.C. per accompagnarlo negli Uffici della Sezione Volanti in stato di arresto e successivamente tradotto presso la casa Circondariale a disposizione dell’ A.G. procedente.

Fonte: COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI - UFFICIO PREVENZIONE GENERALE & SOCCORSO PUBBLICO