Brindisi, 05/01/2006
Scoperto deposito di moto rubate
Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte della Questura di Brindisi con l’impiego coordinato di differenti reparti tra i quartieri brindisini; negli ultimi giorni infatti la Sezione Volanti unitamente alla Squadra Mobile hanno effettuato posti di controllo e perquisizioni allo scopo di prevenire e reprimere la consumazione dei reati contro il patrimonio sia quelli di particolare violenza come le rapine, sia quelli più silenziosi come i semplici furti, ma non per questo meno invasivi nei confronti della sicurezza degli abitanti.
In particolare, giovandosi della presenza in città delle autopattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di stanza a Lecce , gli uomini delle Volanti con quelli dell’antirapina della Squada Mobile hanno scoperto un vero e proprio deposito di moto di media e grossa cilindrata ubicato nel quartiere Commenda in una pertinenza di proprietà di un personaggio già noto alle forze dell’ordine, ovvero G.A., nato nel 1981, con precedenti di polizia.
Costui era stato indiziato alcune settimane fa per un tentativo di furto con fiamma ossidrica ai danni di un esercizio commerciale di S.Angelo, assaltato nottetempo, ma non espugnato, per l’immediato intervento delle Volanti allertate dall’allarme pervenuto ad un istituto di vigilanza privata con cui il proprietario era collegato.
In quell’occasione gli era stata sequestrata l’intera attrezzatura da saldatore di sua proprietà, rinvenuta sul posto del fatto ed era stato, come detto, solo denunciato a piede libero, ma nella nuova perquisizione gli Agenti rinvenivano ben altro.
1) Un ciclomotore Piaggio Liberty ,rinvenuto parzialmente smontato
2) Un ciclomotore Aprilia Scarabeo rinvenuto privo del blocco propulsore, come nell’immediatezza appurato di provenienza furtiva.
3) Un motociclo KTM 600 da competizione risultato con cessata circolazione
4) Una scocca di un ciclomotore privo di marca
5) Un ciclomotore Piaggio Vespa rinvenuto privo del blocco propulsore con ben due propulsori differenti tra loro ma recanti entrambi lo stesso numero di cui uno dei due risulta palesemente punzonato artificialmente
6) Un ciclomotore marca Piaggio, rinvenuto privo di blocco propulsore, avente telaio con numero uguale di quello elencato al punto 1
7) Un ciclomotore Yamaha MBK Booster
8) Una scocca di un altro motociclo Aprilia
9) Un blocco propulsore motore marca Piaggio
10) Un blocco propulsore motore marca Piaggio palesemente punzonato artificialmente
11) Un blocco propulsore marca Aprilia risultato essere abbinato ad uno Scarabeo 50 FT venduto a Rimini.
Tutto il materiale rinvenuto veniva ovviamente sequestrato, alla luce delle immediate risultanze furtive di una parte di esso e per questo motivo il G.A. veniva di nuovo denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Brindisi che ha già emanato delega di indagine per accertare compiutamente la provenienza dei mezzi e delle parti di essi, allo scopo di poter disporre la restituzione agli eventuali aventi diritto.
Tale attività di polizia giudiziaria è il necessario complemento di quella svolta più in generale di prevenzione ed è finalizzata a far sopire gli interessi illeciti relativi ai furti di motomezzi, in calo negli ultimi mesi.
COMUNICATO STAMPA QUESTURA DI BRINDISI
UFFICIO PREVENZIONE GENERALE & SOCCORSO PUBBLICO
SEZIONE VOLANTI
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