Roma, 13/01/2006

Port autority: Lunardi scrive a Mennitti

Il Ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi ha inviato una lettera al Sindaco di Brindisi Domenico Mennitti in relazione al provvedimento del Consiglio dei Ministri riguardante la nomina dei presidenti di dodici Autorità Portuali tra cui, come è noto, non rientrano quelle dei porti di Bari e di Brindisi.
Di seguito il testo integrale.

"Gentile Sindaco,
ho visto la Sua reazione al provvedimento preso dal Consiglio dei Ministri relativo alla identificazione di un nuovo metodo nella individuazione dei Presidenti di dodici Autorità portuali e, per evitare equivoci, ritengo utile precisare che non si tratta di una scelta di porti importanti rispetto a porti meno importanti ma solo, ripeto, di una diversa identificazione dei Presidenti delle Autorità Portuali di 12 su 25 Autorità.
Questa diversa scelta è legata al fatto che i 12 impianti sono:

• terminali di Corridoi europei, quali Genova, Palermo, Trieste, Venezia, Taranto;
• terminali o nodi cerniera di Corridoi nazionali, quali La Spezia e Livorno (Asse Tirreno — Brennero TIBRE), Ravenna (Corridoio Adriatico), Napoli (Coiridoio Tirrenico);
• terminale essenziale per il transhipment, quale Gioia Tauro; • terminale essenziale per la rete delle autostrade del mare, quali Cagliari, Civitavecchia.

Per queste realtà portuali la identificazione del Presidente da parte del Ministro delle lnfrastrutture e dei Trasporti, “sentito” le Amministrazioni regionali competenti, trova motivazione nel fatto che per tali impianti è determinante il coinvolgimento diretto dell’organo centrale, in quanto trattasi di ambiti portuali in cui c’è una diretta responsabilità del Governo in merito ad impegni assunti a scala sovranazionale.
In nessun modo, quindi, il porto di Brindisi o gli altri porti, non inclusi tra quelli in cui cambia la modalità di designazione del Presidente dell’Autorità portuale, subiranno penalizzazioni sia nella destinazione delle risorse previste da provvedimenti di Legge nazionale, sia da provvedimenti comunitari. Né, per nessun motivo, verranno meno quelle iniziative infrastrutturali, stradali e ferroviarie, che, previste dal Piano delle infrastrutture strategiche della Legge Obiettivo, daranno al sistema portuale italiano, di cui Brindisi costituisce un nodo chiave, un ruolo sempre più competitivo all’interno del bacino del Mediterraneo. Tale ruolo, tra l’altro, è stato ulteriormente confermato nel Documento portato a termine dal Gruppo ad Alto Livello della Unione Europea in cui si è confermata la rilevanza del porto di Brindisi all’interno del Corridoio 8.
Sarà, tuttavia, cura del Governo e del Parlamento vep fire la possibilità di inserire l’impianto portuale di Brindisi all’interno di un nuovo provvedimento legislativo."